L'America disarma i Looney Tunes
A causa della troppa violenza via il fucile di Taddeo e le pistole di Yosemite Sam. Che potranno comunque provare ad ammazzare Bugs Bunny con coltelli, asce, una falce, dinamite e incudini
Mai più pistole nei Looney Tunes. Taddeo, che gli americani chiamano Elmer Fudd, è stato spogliato di ogni diritto alla caccia. L’ometto strano, con la testa d’uovo coperta da una bombetta color cuoio, è stato vittima di una caccia alle streghe, l’ultima che, negli Stati Uniti, abbia travolto un cartone animato. “Non useremo più pistole”, ha promesso Peter Browngardt, produttore dello show, spiegando al New York Times come la decisione sia maturata all’indomani delle polemiche che hanno (ri)preso ad infiammare l’America. Troppa violenza armata si è vista in televisione, troppi fucili sono stati imbracciati con leggerezza, istigando – o cosi pare – a uno sconsiderato delle armi da fuoco. Browngardt si è affrettato a precisare che la volontà di rivedere in chiave moderna alcuni personaggi storici non inficerà in alcun modo la natura dello show. “Stiamo vivendo l’èra dell’anti-bullismo: tutti sono chiamati ad essere amici, tutti sono chiamati ad andare d’accordo. I Looney Tunes sono l’antitesi di tutto questo”, ha detto, solenne, il produttore, “raccontano il conflitto di due personaggi, che alle volte diventano piuttosto violenti”. D’una violenza, ha giurato Browngardt, che non verrà dimenticata. “Possiamo comunque dipingere una violenza da cartone animato”, ha detto, “con la dinamite e tutto l’armamentario della Acme. Queste cose hanno come il diritto di restare”.
Il fucile di Taddeo no. La dinamite sì. Il sillogismo alla base del ragionamento che Browngardt ha propinato al New York Times sarebbe da considerarsi fallace. Ma in America solo alcuni fan hanno dato mostra di accorgersene. Su Twitter, qualche timido avventore ha provato ad azzardare che il fucile stia a Taddeo come i baffi a Yosemite Sam (foto sopra), spogliato, lui pure, delle proprie pistole. Qualcun altro, con maggior riguardo alla logica più che alle dinamiche del cartone animato, ha contestato la decisione di censurare le armi da fuoco per indugiare, nelle puntate a venire, in quelle da taglio. Taddeo, difatti, non avrà il fucile, ma un’ascia con la quale cercare di scannare Bugs Bunny, quella sì.
Browngardt si è affrettato a spiegare che i meccanismi noti al grande pubblico non subiranno alcun mutamento. Taddeo, come Yosemite Sam, rimarrà l’antagonista di Bugs Bunny e delle sue imprese sgangherate, finalizzate, tutte, alla morte del coniglio, continueranno a raccontare i Looney Tunes. I cattivi avranno nuove armi. Coltelli, asce, una falce. Avranno la dinamite e incudini con le quali spappolare il cervello della preda. Avranno cannoni a corto raggio. Ma i fucili, le pistole, quelle no.
Negli Stati Uniti di George Floyd, delle stragi nelle scuole e dei fucili, regolarmente possedibili prima che a un ragazzino sia dato bere una birra, è l’arma di un cacciatore animato, e pure sfigato, a costituire un problema. I Looney Tunes, dove Taddeo ha fatto la sua prima, embrionale apparizione nel 1937, istigherebbero a un uso sconsiderato e facile di pistole e fucili. Ma epurare il fuoco per tenere le lame ha lo stesso senso che avrebbe togliere a Poldo gli hamburger per restituirgli la pizza, nella speranza che tanto basti a insegnare ai bambini il senso della misura mangereccia.
I Looney Tunes, il cui revival rappresenta il titolo di punta di Hbo Max, nuovo servizio streaming di Hbo, sono caduti in un vizio ormai noto. Come i Simpson, invitati a eliminare l’indiano Apu per tenersi stretto il (ben più) macchiettistico Tony Ciccione, come i Griffin, costretti a fare battute su tutti, non però sulla compagine omosessuale, come Lilli & il Vagabondo, che del “siam siam siam del Siam, siam siamesi” dei suoi gatti ha dovuto fare fagotto, così i Looney Tunes hanno dovuto dare un colpo al cerchio e uno alla botte. Il cartone animato, che dal lancio di Hbo Max ha superato per popolarità Friends e Game of Thrones, diventando la seconda serie più vista di sempre su una piattaforma streaming, ha eliminato una categoria d’armi per poterne utilizzare altre, senza polemiche. Poco importa che la cosa non abbia un senso, nemmeno apparente. The show must go on. Costi quel che costi, anche la logica.
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