Se avete visto l’intervista di Cotticelli in tv, sapete già tutto sullo scollamento tra stato, regioni e sanità
La domenica è il giorno preferito delle dirette Conte (sei Dpcm su diciannove), il giorno delle insurrezioni popolari sul lungomare assolato, il giorno in cui la televisione sa ancora regalarci grandi emozioni, farsi specchio implacabile e rovinoso del paese, gigantografia nazional-popolare delle sue follia. Per esempio, l’intervista di Giletti a Saverio Cotticelli andrà conservata, mandata a memoria, analizzata e studiata nei corsi di sceneggiatura: al posto del celebre manuale di scrittura, “Il viaggio dell’eroe”, ci sarà “Il viaggio di Cotticelli”, ai provini di recitazione si porterà a scelta il monologo dell’“Enrico IV” o il monologo di Cotticelli e ogni discorso sulla rinascita della commedia all’italiana dovrà partire da qui.
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