Proseguono le consultazioni, ma siamo ancora al nulla di fatto. Cioè ancora non si capisce se all’Ariston ci sarà il pubblico e dunque il paese avrà il suo Festival con i pieni poteri, o se l’uomo che ha lo stesso amico di Matteo Renzi tirerà la corda fino alla catastrofe dell’unica crisi che davvero interessa agli italiani: quella di Sanremo. Che poi, se solo si usasse lo stesso metodo delle consultazioni al Quirinale: plexiglas come in un film di fantascienza, distanziamento siderale, sanificatori stile Wuhan: sarebbe in regola anche il Teatro Ariston, e crisi risolta. Invece.
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