Finalmente all'Isola dei famosi si scannano
La cattiveria porta ai litigi, i litigi creano fazioni, e le fazioni generano i seguaci. E interesse nel pubblico televisione
Mai sottovalutare i finti buoni. Ieri sera il pubblico dell'Isola dei Famosi doveva decidere se stare con la power couple Vera Gemma e Awed o se stare col caregiver Gilles Rocca. Erano tutti e tre in nomination, tre che salvano il gioco creando dinamiche (che nel linguaggio da reality significa che ci danno qualcosa da guardare). Il sospetto è questo: Vera e Awed, la queen delle carampane e il creator napoletano, si sono alleati contro Gilles, l'addominale dell’Isola, nell’ipotesi di poter colpire il suo lato debole, il carattere fumantino. Avranno pensato: ora lo facciamo arrabbiare e sveliamo chi è veramente, lui ci maltratterà e il pubblico giovane e fragile, quello che manda sms, lo voterà per bullismo o per antipatia. E tanti baci.
Strategia opposta per Gilles. Nonostante davanti alle telecamere cercherebbe la pace persino con Kim Jong-un, è più irritabile di Laura Boldrini se le sbagli la prenotazione d’hotel, e quindi è combattuto tra il passivo aggressivo: “Sono un cretino perché c’ho un cuore così” e lo sbrocco: “Io ti asfalto, di testa, di tutto”. Stiamo parlando del leader del gruppo, e per gruppo s'intende tutti gli altri fuorché Vera e Awed. Lui apre i cocchi, il gatto e la volpe li rompono.
Insomma: finalmente si scannano. Non saprei dirvi se più per fama o per fame, cioè dove finisca la strategia di sopravvivenza in prima serata e dove inizino i crampi allo stomaco che ti fanno perdere la pazienza. Il punto qui è sempre uno: essere se stessi, ne vale davvero la pena? E poi, siamo seri, come capisci chi dice la verità? Facile: guardami negli occhi. Ma non tu concorrente, tu telecamera. E scrutiamo nell’anima di questi affamati. Uno accusa l'altro: “Nei suoi occhi c’è la rabbia”, e l’altro risponde indicandoseli: “I miei occhi sono buoni” (come se al pubblico fottesse qualcosa degli occhi di Gilles Rocca o del pelleossa, sono entrambi già in mutande). Per fortuna c’è Vera Gemma che non teme di sembrare ridicola nel ruolo di femme fatale, vedova nera, Valeria Marini. E infatti il pubblico applaude, si diverte e la caccia (per fortuna viene recuperata sull’Isola dei Parassiti, che potrebbe chiamarsi anche l'Isola contro il voto popolare). “Lo spettacolo potrebbe essere fatto anche sorridendo e stando bene insieme”, dice Gilles Rocca. Potrebbe, sì. Sarebbe noiosissimo.
In questi casi vorrei essere come Francesca Lodo o un cartomante e dirvi che alla fine il bene trionfa sul male. In realtà la cattiveria porta ai litigi, i litigi creano fazioni, e le fazioni generano i seguaci. Pure il conflitto tra guelfi e ghibellini è iniziato così. Vedere Awed solo e sconfitto, con gli occhi abbassati, un gran bisogno di rivincita, fa un po’ tenerezza. Il ragazzo si è isolato, non saprà immaginarsi in tv senza feedback continui come quelli che riceve quando carica un video su YouTube, e si perderà tutti quelli che gli danno del cretino e tutti quelli che lo difendono. Ma non deve convincerci d'altro se non che vale la pena guardarlo. È tutto quello che si chiede a un ospite televisivo, anche se deperito.
Cos’altro volete sapere, chi vince quest’edizione? Valentina Persia. Combattiva, materna, ironica. Al pubblico di Canale 5 queste coste cose piacciono. Una che quando imita Vera Gemma fa l’esorcista e diventa subito meme, una che quando litiga per il fuoco o per un pugno di riso pare Giorgia Meloni ma senza xenofobia, una che ha due bambini e qualcosa da raccontare, la comica con una storia di depressione post-parto. Ma questo è quello che penso ora, fra cinque minuti cambio idea. Magari vince Elisa Isoardi e la storia di riconciliazione con la madre in prime time (troppe poche lacrime però), o il romanticismo stuccoso di Gilles Rocca che dice alla compagna che sogna il suo volto ogni sera, e la ama tantissimo, e quanto è bella più delle stelle e della vita e del mondo. Sei Jovanotti? Speriamo di no, le relazioni tossiche andrebbero punite per quanto sono diseducative, questa monogamia asfissiante e morbosa è quasi peggio di quando gli davano del femminicida.
Sicuro non vinceranno gli incompresi. Delle volte non capire aiuta, dicono a Miryea, monologhista dell’assurdo, aspirante Francesca Cipriani, enigma dell’Isola: nel senso che non si capisce chi sia, cosa dica, cosa faccia. Intanto è in nomination. O Francesca Lodo in risparmio energetico a cui Zorzi ha chiesto di uscire allo scoperto, di non rimanere nelle retrovie, e Ilary a quel punto ha domandato: “Francesca chi sei?”, ché dopo averla scambiata per due settimane per Daniela Martani... Né può vincere Andrea Cerioli. Ce lo avevano venduto come maschio alfa, latin lover, tronista isolano. Alla prima puntura di zanzara s’è reso conto (e noi con lui) della truffa: il buio, gli scarafaggi, la fame, le siga, e quei dannati scogli che lo fanno inciampare, e il costume troppo stretto, e la gente che fa strani discorsi, e i suoi mille percorsi tutti sbagliati, e insomma il dubbio che si fa sempre più ostinato: cosa cazzo ci faccio qui? Dopo cinque minuti già piangeva perché gli mancavano la mamma, il papà, il nonno, gli amici. E magari pure il cane. Ripensandoci, forse vince lui.
Politicamente corretto e panettone