l'isola dei famosi
Il pentito Awed è tutto ciò che avevano da offrirci?
C'era più materiale narrativo nella Ever Given che nell'ultima puntata dell'Isola dei famosi. Vera Gemma fuori, la Isoardi sempre più bella e il compleanno di Drusilla Gucci. Meno meta-televisione e più televisione, per favore
Le dinamiche sono come il sesso: più ne parli e meno ne fai. Alcune cose successe ieri sera all'Isola dei Famosi rendono l’idea. Un’avvincentissima lite tra chi mangia i conchiglioni di mare e chi meno riso, il compleanno di Drusilla Gucci a cui hanno regalato delle ossa di pollo, le imitazioni di Valentina Persia (questo è il punto in cui stavo per mettermi a leggere il bugiardino di AstraZeneca). Tutto ciò che avevano da offrirci era il filmato dei tre giorni di rinascita di quel pentito di Awed. Che palle. La parola ricorrente era “dinamiche” ma c’era più materiale narrativo nella Ever Given bloccata nel fango di Suez: una nave ferma ci ha intrattenuto di più. La regola è sempre: meno meta-televisione, più televisione.
Quanto ai leader, sull'Isola dei Famosi ne cambiano più che al Pd, uno ogni tre giorni, e per diventarlo serve strisciare nella sabbia più che arringare la truppa. Persino Francesca Lodo c’è riuscita.
Per fortuna ci sono gli imprevisti, lo svelamento del retroscena grazie a qualche inquadratura o parola di troppo. Tipo quando Tommaso Zorzi sbuffa sui conchiglioni, tipo quando l’ex tronista Andrea Cerioli in uno sfogo ci rivela esserci solamente due cameraman sull’isola, e che lui se deve dare una carezza non aspetta d’essere inquadrato (ho una grandissima personalità ma non te la mostro, te lo dico poi in prima serata). Voleva ritirarsi ma è così passivo che Ilary lo ha mandato via senza permettergli di abbandonare il gioco (figurati se basta frignare). O tipo Elisa Isoardi, solitamente attenta a ogni posa, che però quando entrano Ubaldo e Fariba (il cromatologo col bastone e le calze antitrombo, e quella che offre frutti tossici sorridendo), viola ogni regola che s’era data fin lì e li guarda come se le avessero regalato due sacchi di calce.
Piccola nota a margine, noi spettatori siamo in genere molto più snob e intransigenti di quanto lo siano i concorrenti di un reality. Se vediamo Isoardi all’Isola pensiamo ma chi te lo fa fare?, e la risposta è in quel suo continuo: “Devo uscire dalla mia comfort zone”, che è sicuramente un modo per rispondere alla nostra domanda senza dire: “I soldi”. Ma forse c’entra anche il fatto che per chi fa televisione è peggio floppare la “Prova del cuoco” e ritrovarsi senza contratto rispetto al partecipare all’Isola dei famosi. Così almeno è nei momenti in cui hai il controllo della situazione. Quando la perdi entri in modalità Akash che: “Il trash non m’appartiene”, o in quella Cerioli che: “Forse dovevo dare ragione a quelle persone che mi dicevano non è il reality fatto per me”.
Isoardi per il momento trattiene il respiro, gioca (e mangia la pizza di ricompensa) in retroscena, evita ogni conflitto e ogni *dinamica*, ed è sempre più bella, sempre più abbronzata, sempre più falsamente sorridente. Sembra al teflon, scansa ogni tranello per non finire a far quella che si mostrifica mostrando il peggio di sé ma sta per esplodere, intravedo il tracollo, spaccherà i cocchi con la testa. È solo più sgamata degli altri. A un certo punto ha persino detto: “Capita purtroppo nella vita di farsi prendere da persone molto carismatiche. A me è capitato, e ho fatto cose molto brutte”. E ti chiedi se è un cedimento, se le è sfuggito o era un intenzionale modo di farci pensare a LUI. Ma questa non suda neppure.
La tv pubblica voleva fare tutti colti, la tv privata tutti ricchi, oggi i nuovi media tutti influencer, come dice Freccero. Peccato che così come Chiara Ferragni non è riuscita a far vincere Fedez a Sanremo, Zorzi non è riuscito a salvare al televoto la sua protetta Vera Gemma. Per fortuna il voto popolare non vale nulla. Non qui. La playa dei parassiti è diventata playa speranza (o playa Vaxzevria), e hanno fatto fare il giretto in barca a Vera prima di farla tornare sulla solita isoletta dei ripudiati, dirle che deve resistere, che è la più forte. L’unico modo di tornare a casa è in una barella, in una bara o come Akash.
Poi barella, parliamone. Paul Gascoigne ha così tanto bisogno di soldi che seppur ingessato è tornato tra i naufraghi. Già non parla e non capisce nulla (lo traduce Iva Zanicchi che pare Olga Fernando ma anche Amy Adams che parla con le seppie in Arrival) ora avrà per sé una branda e non dovrà fare sforzi. Fa praticamente un reality tutto suo. Fate così, dategli una telecamera, almeno potrebbe venir fuori qualcosa da vedere. Pensiamoci.
Politicamente corretto e panettone