Ricette seriali
The Morning Show, tutti gli ingredienti della serie Apple TV+
Rivalità, invidie e giochi di potere. Tutto quello che c'è da sapere sulla seconda stagione dello sceneggiato con Jennifer Aniston che parla di attualità, senza mai banalizzarla
In dieci episodi da circa un’ora ciascuno, riparte la seconda stagione di The Morning Show, serie di punta di Apple Tv + che ha dimostrato di sapere raccontare in modo articolato e convincente temi cari all’attualità, senza mai banalizzarli. Ci troviamo nel dietro le quinte di uno show del mattino di un’emittente generalista americana, abitato da rivalità, invidie e giochi di potere.
Dove eravamo rimasti? La prima stagione di The Morning Show
Avevamo lasciato i conduttori della trasmissione – Mitch Kessler (Steve Carell) e Alex Levy (Jennifer Aniston) – alle prese con uno scandalo sessuale in piena ondata #MeToo. Kessler, infatti, viene accusato da alcune colleghe della redazione di molestie, finisce alla gogna e dalla mattina alla sera perde tutto. La Aniston cerca di resistere all’uragano accentando di condurre con una nuova giornalista proveniente da un’emittente locale (Bradley Jackson ovvero Reese Witherspoon), per cercare di svecchiare lo show e dare idea di rinnovamento. Il tentativo fallisce, i personalismi hanno la meglio e Alex esce anch’essa di scena (non prima di aver denunciato in diretta insieme a Bradley il clima di omertà presente nel network).
Per approfondire:
Come inizia la seconda stagione di The Morning Show. Il teaser
Dopo due brevi scene di raccordo con la precedente stagione, la serie riparte nove mesi più tardi, precisamente l’ultimo giorno del 2019 (pre-show di Capodanno). Siamo a tre mesi dall’esplosione della pandemia – anticipata da malinconiche immagini di una Manhattan deserta dove un drone percorre le vie che delimitano Central Park con sottofondo Return to me di Dean Martin – e Bradley, ormai spigliata conduttrice del mattino tinta di biondo, sembra aver abbracciato tutte le logiche di sopravvivenza per emergere nel network. Alex si è rifugiata in un cottage di lusso in montagna, dove passa le sue giornate a spaccare legna e scrivere il suo memoir, salvo ricevere insistenti pressioni per ritornare nello show. Mitch invece è andato a far passare la buriana in Italia, in una super villa sul lago di Como (non sarà casuale questa ambientazione ai fini della pandemia). Nuovi equilibri stanno per instaurarsi ma una cosa è certa: il racconto pandemico entrerà con prepotenza in questa seconda stagione, modificando assetti e fuochi narrativi (la produzione ha riscritto quasi totalmente le sceneggiature per adattare la serie al racconto del presente).
Chi ha fatto e come funziona la sigla di The Morning Show
Un elemento rimasto invariato e sempre di grande effetto è la sigla di The Morning Show. È stata realizzata dallo studio di design Elastic, formato da Angus Wall e Hazel Baird, che si sono ispirati chiaramente al mondo del graphic design utilizzando elementi astratti in modo simbolico. Sulle note di Nemesis di Benjamin Clementine, si vedono un gruppo di sfere colorate inizialmente fissate in una griglia precisa per poi staccarsi e scontrarsi l’una con l’altra, creando combinazioni inaspettate. Il tutto dà l’idea di uno spazio ipercinetico dove le sfere – per estensione i personaggi – si affannano per trovare una propria dimensione, un proprio spazio vitale in un reticolo chiuso e troppo ristretto. La sfera che comanda il gioco è quella nera, la protagonista, di cui seguiamo l’andamento e l’impatto che ha sul resto.
Dove è ambientata la seconda stagione di The Morning Show?
La seconda stagione di The Morning Show si divide principalmente tra New York e l’Italia – con brevi incursioni legate a servizi speciali che portano le giornaliste in punti nevralgici del paese. In realtà la serie è stata interamente girata a Los Angeles. Gli ambienti sono stati totalmente ricostruiti – sia quelli newyorkesi che quelli esteri. Il cottage in montagna dove la Aniston si rifugia a inizio serie è ricostruito in studio (con annessa neve in CGI), la villa sul Lago di Como dove troviamo Carell è in realtà un vecchio convento a Santa Madre in California mentre per gli esterni italiani è stato utilizzato un drone per riprendere il paesaggio da ogni angolazione per poi inserire la villa in post-produzione.
Quanta Italia c’è in The Morning Show?
Nella The Morning Show in salsa pandemica c’è – furbescamente – molta Italia. Tutta una linea narrativa – quella legata all’esilio di Steve Carell nella magione comasca – è appunto ambientata sulle rive del lago lombardo. C’è poi un nuovo personaggio tutto italiano interpretato da Valeria Golino. Si tratta della documentarista Paola Lambruschini che interviene per difendere Mitch da una hater sul piede di guerra (“Ho lottato per il tuo diritto di essere una stronza” le urla la Golino con efficacia). Le premesse per una storia d’amore – o almeno una sbandata – tra Carell e la Golino paiono esserci tutte. Non c’è infine da dimenticare il tocco italiano nelle musiche: Via con me di Paolo Conte è davvero un tocco di classe.
Quali sono i temi di The Morning Show?
In questa seconda stagione di The Morning Show pare ci sia un allargamento tematico ad uno spettro più ampio, che tiene in sottotraccia le questioni relative allo scandalo #MeToo ma che porta con sé aspetti legati anche all’uguaglianza razziale, ai diritti lgbtqi+ oltre al tema pandemico. C’è da dire che molti sono stati i prodotti recenti che hanno affrontato, in chiavi diverse e non sempre così articolate, il tema delle molestie e del sessismo. Basti pensare a due prodotti speculari come The laudest voice (miniserie Showtime con Russell Crowe) e Bombshell: la voce dello scandalo (film con Nicole Kidman) che affrontano da due prospettive opposte – quella del carnefice e quella delle vittime - lo scandalo sessuale che portò alle dimissioni del ceo di Fow News Rogers Ailes.
Altro esempio in tal senso è il documentario Netflix sullo scandalo Strauss-Kahn (Chambre 2806: l’affaire Dsk) su cui trovate qui un approfondimento:
Quali sono le serie ambientate nel mondo giornalistico?
Antesignano illustre – e forse tra i più calzanti – di serie ambientate in una redazione televisiva è Newsroom, serie Hbo creata da Aaron Sorkin così come è dello stesso Sorkin Sports Night, incentrata su un gruppo di autori che lavorano ad un programma televisivo sportivo. Echi simili si possono trovare anche in The Wire, nella sgangherata redazione di provincia di After Life, tra le mura della Stamdford Eagle Gazette di Una mamma per amica (dove Rory fa un breve passaggio per una sorta di praticantato) o ancora nella redazione della rivista di moda Mode dove lavora come assistente Ugly Betty.
Dove abbiamo già visto i protagonisti (vecchi e nuovi) di The Morning Show?
The Morning Show è, dal punto di vista del cast, una vera parata di stelle. Oltre ai tre protagonisti – Jennifer Aniston, Reese Witherspoon e Steve Carell – troviamo Billy Crudup (Big fish, Too big to fail), Mark Duplass (talento istrionico e, insieme al fratello, volto consolidato del cinema indipendente) e Marcia Gay Harden (Mystic River, Pollok). Da questa seconda stagione fanno il loro ingresso anche Julianna Margulies (prima amata infermiera in ER - Medici in prima linea e poi avvocato di successo con annesso marito fedifrago in The good wife), Adam Sandler (The Meyerowitz Stories, Diamanti grezzi) e la nostrana Valeria Golino ( che ha recitato, tra gli altri, nel recentissimo La scuola cattolica, in Il capitale umano di Virzì, in Rain man, a fianco di Tom Cruise e Dustin Hoffman, in Lupo solitario di Sean Penn, Four Rooms di Quentin Tarantino e Frida)
Quali sono i veri "morning show" americani?
Sebbene i più conosciuti oltreoceano siano i Late Show americani (uno su tutti, l’indimenticato Late Show with David Letterman), sono i morning show – i contenitori di intrattenimento e informazione che vanno in onda al mattino – a costituire un punto fisso nella programmazione televisiva statunitense (oltre a raccogliere un nutrito numero di telespettatori). Attualmente gli show più seguiti per questa fascia oraria – tra gli altri - sono Cbs Mornings condotto da Gayle King, Anthony Mason e Tony Dokoupil, Good Morning America su Abc, Fox & Friends con Ainsley Earhardt, Steve Doocy e Brian Kilmeade e, sul fronte all news targate Cnn, Morning Express with Robin Meade.
Qual è il tono di The Morning Show in una battuta?
“Credo che il successo nel mondo moderno richieda una danza logorante, estenuante, infinita”.
Recensire Upas