Ricette seriali
Guida a The Ferragnez, la nuova serie sulla coppia social più famosa d'Italia
Tra documentario e reality. Tutto quello che c'è da sapere sull'ultima novità targata Fedez e Chiara Ferragni
Sono da oggi disponibili su Amazon Prime Video i primi cinque episodi (gli altri tre verranno caricati dal 16 dicembre) del docu-reality sui Ferragnez. La coppia mediatica di maggior rilevanza del Paese ha aperto le porte della propria casa ed esistenza nel periodo dalla fine del 2020 (per la precisione durante le festività natalizie) fino ai primi mesi del 2021. Un momento ricco di eventi significativi nella vita della coppia che si è dovuta destreggiare tra pandemia, festività varie, figli in arrivo e gare canore di una certa rilevanza. Il tutto condito da case milionarie, tenute nei luoghi più esclusivi e famiglie allargate in bilico tra il chiassoso e il defilato. Un mix di caratteri e personalità diversissime tra loro a fotografare due esistenze che non hanno nulla di ordinario (e forse anche per questo attirano orde di fan adoranti). A fare da fil rouge tra i vari episodi (una sorta di linea orizzontale putativa, se si trattasse di una serie tv) sono le sedute di terapia di coppia che la Ferragni e Fedez frequentano. Vengono messi a tema alcuni nodi che rendono difficile la comunicazione tra i due e, il fatto di verbalizzarli e renderli espliciti, riverbera in qualche modo sul tema dei singoli episodi. Per il seguito e la posizione consolidata che i Ferragnez hanno nell’immaginario di un certo tipo di pubblico, l’esperimento ha notevoli margini di successo (soprattutto su uno stuolo di giovanissime, sparse per almeno tre continenti). Di esempi illustri in tal senso ce ne sono. Una ricetta non per tutti ma chi ha famigliarità con gli ingredienti principali la adorerà. De gustibus.
Come inizia The Ferragnez?
Siamo alle porte del Natale, a Milano. Fedez e la Ferragni entrano nello studio di quello che dopo qualche attimo scopriremo essere un terapista di coppia. Lui: “Cosa dobbiamo fare?”. Lei: “Eh, parlare amore”. Risatine. Fedez si toglie il cappotto e mette via la sigaretta elettronica. Poi il terapeuta chiede di essere il più diretti possibile e di dire il motivo per cui sono approdati lì. Da quel momento comincia uno scambio di opinioni, più o meno acceso, nella coppia che fa emergere le grandi differenze di temperamento e visione tra i due. Fedez carattere schivo e in certi momenti umbratile, Chiara solare e desiderosa di attorniarsi di persone e relazioni. Le premesse per gli incontri/scontri dei successivi episodi sono già tutte lì.
Dove è ambientato The Ferragnez?
Tra i luoghi più ricorrenti del docu-reality c’è sicuramente Milano, città dove la coppia vive a lavora. Ovviamente la Milano più esclusiva, quella di City Life (i Ferragnez vivono in uno degli attici nei palazzi progettati da Zaha Hadid), delle vie del lusso e dei grattacieli. Ci sono poi incursioni in ville sul lago di Como, in alberghi e resort a cinque stelle. Cornici non da tutti i giorni e decisamente per pochi. Forse incentivi per un pubblico nostrano sempre curioso degli agii altrui.
Quali sono gli altri esempi di docu-reality famosi?
I soggetti principali dei docu-reality più famosi sono quasi sempre le famiglie. La serie sui Ferragnez (prodotta da Banijay) giustamente mette al centro il brand della coppia ma di fatto il racconto si fa da subito più allargato e coinvolge tutti i membri della grande famiglia, a partire dai due bambini, fino ai genitori della coppia e alle sorelle. Così avevano fatto prima gli Osbournes su Mtv, poi A spasso con i Kardashian (famiglia di miliardari con un reality all’attivo da molti anni, ora disponibile su Netflix) e più di recente My Unorthodox life (sempre su Netflix) che racconta la vita di Julia Haart, ex ebrea ortodossa da anni fuoriuscita dalla comunità e oggi responsabile della nota agenzia americana di modelle Elite, di cui si occupa insieme ai suoi figli e al marito imprenditore Silvio Scaglia.
Qual è il tono di The Ferragnez in due battute?
“Il felice incontro di due opposti”
“È veramente la cosa più tamarra che abbia mai visto in vita mia”
Politicamente corretto e panettone