Ricetta seriale
Arriva la quarta stagione di The marvelous Mrs Maisel
Tornano l'ironia e la brillantezza del personaggio di Rachel Brosnahan per raccontare la determinazione nel poter essere sé stessi, nel dire – con libertà – la propria verità. Un profluvio di parole, tono brillante e intrattenimento da vendere
Vengono centellinati in due a settimana gli episodi della quarta (e penultima) stagione di The Marvelous Mrs Maisel, disponibile dal 18 febbraio su Amazon Prime Video. Scelta quasi contro corrente visto il periodo ma che potrebbe essere fruttuosa nel ristabilire il sano e gradito appuntamento settimanale, da attendere e desiderare. Quello che si trova è ben conosciuto e ha rappresentato fino ad ora una garanzia. La brillantezza di Mrs Maisel, ex casalinga benestante dell’Upper West Side con un innato talento per la stand up comedy, la ricerca di una propria voce in un modo ancora tutto appannaggio maschile, le beghe famigliari da gestire – sia quelle con i genitori, splendido prototipo della coppia borghese jewish con l’ironia a farne da padrone, sia l’ex marito e i due bambini. Una messa in scena impeccabile, così come una ricerca del dettaglio nei costumi e nel set design, per una serie che – marchio di fabbrica dei suoi creatori – garantisce un profluvio di parole, tono brillante ed intrattenimento da vendere. Amy Sherman - Palladino, mente della serie, porta una scrittura lieve e ritmicamente frenetica (un milione di parole al secondo, come faceva la protagonista del suo precedente show di successo – Una mamma per amica) e le scelte di cast, prima fra tutte Rachel Brosnahan (Miriam Maisel) ma anche Alex Borstein che interpreta la manager Susie, sono volti dal colpo d’occhio formidabile.
Dove eravamo rimasti?
Midge è tornata a New York. O meglio, suo malgrado ci è rimasta. Doveva partire in tournée con Shy Baldwin – uno dei comici di punta di quegli anni - per aprirne gli spettacoli europei ma, dopo averne nel suo ultimo monologo quasi rivelato l’omosessualità, era stata scaricata platealmente all’aeroporto. Lei e il suo seguito di una ventina di valigie. Mrs Maisel non vuole tornare a casa, è abbastanza al verde e la sua autostima è ai minimi storici. Cerca un appoggio, anche economico, nella sua manager Susie – che nel frattempo parte dei guadagni della sua cliente se li è bruciati – e nell’ex marito Joel (Michael Zegen) che però ha i suoi bei grattacapi da dover gestire con il suo nuovo locale (e la bisca cinese che si trova sotto il locale stesso). Dovrà tornare apparentemente alla sua vita di prima, senza però arrendersi sul fronte stand up. Anzi: sempre più desiderosa di prendersi la sua personale rivincita.
Come iniziano i nuovi episodi di Mrs Maisel?
Un faro di luce illumina Midge, in piedi sul palco con una sigaretta tra le dita. Noi la vediamo di spalle. Il palco non è quello enorme di Shy Baldwin ma il solito palchetto di legno del piccolo locale dove tutto è cominciato. Mrs Maisel è in cerca di “vendetta” (è questa la parola che utilizza nel suo pezzo), di un riscatto. Ha pagato un prezzo alto per le sue parole, le è costata cara la sua libertà. Proprio questo sarà uno dei temi dominanti di questa nuova stagione: la determinazione nel poter essere sé stessi, nel dire – con libertà – la propria verità (“Avere una voce è una cosa potente. Si può far luce su qualcosa che si nasconde nell’oscurità”). Midge ha intuito che quello che funziona nei suoi monologhi è il suo essere sé stessa, il suo aspetto ricercato da ebrea colta e abbiente che va di pari passo con battute argute e che sfidano il senso comune. Ha bisogno però di ripartire e per farlo le servono soldi. Quelli che ha guadagnato e che chiede alla sua manager Susie; vuole ricomprarsi la meravigliosa casa nell’Upper West Side dove viveva con i genitori e i figli. La sua grande ed estrosa famiglia che nel frattempo ha deciso – per mere questioni di opportunità – di anticipare il compleanno del figlio di Midge. La data prescelta risulta più comoda e compatibile con gli impegni di tutti. Quindi si va tutti a Coney Island a festeggiare sulla ruota panoramica, tra suore che mangiano il ghiacciolo alla coca cola e bancarelle di dolciumi che fanno la cresta per qualche centesimo. E proprio sulla ruota panoramica Midge ricompare e confessa alla sua famiglia al completo quello che è accaduto. E il suo forzato ritorno a casa.
Qual è il vero appartamento di Mrs Maisel?
Si trova al 404 di Riverside Drive, nell’Upper West Side, il palazzo d’epoca di inizio Novecento, disegnato da Schwarts & Gross, con facciata in pieno stile decò che presta i suoi esterni alla casa dei Maisel. Anche gli interni sono stati realizzati sulla falsariga dei veri appartamenti, composti da una decina di locali e con una zona dedicata al personale di servizio. In origine, questi appartamenti non potevano essere acquistati ma soltanto affittati (tendenzialmente a docenti della Columbia University o della Juilliard School). Poi, sono stati frazionati, e oggi occupati da proprietari privati.
Qual è il tono di The marvelous Mrs Maisel in tre battute?
“Miriam sei a Praga? Inserisci Gesù in ogni conversazione”.
“Non dovevi comprare l’appartamento Miriam. Quale uomo vorrebbe una donna che ne possiede uno?”.
“Il mondo è degli uomini, tesoro”.
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