La nave da crociera Costa Toscana, l'ammiraglia di Costa Crociere, trasformata dependance del teatro Ariston (foto ANSA) 

perché saverio è a sanremo

In crociera con Orietta. Un'epifania al largo di Sanremo: il giuramento di Mattarella

Saverio Raimondo

Visita alla Costa Toscana, il palco galleggiante dal quale avvengono i collegamenti e dove la Berti confessa: “Non ho sentito neanche una canzone”

Quest’anno, nei giorni del Festival, Sanremo sembra Venezia: non perché sia “bella ma non ci vivrei” (la seconda affermazione è vera, la prima un po’ meno), ma perché c’è una grande nave da crociera al largo della cittadina ligure, a mezzo miglio dalla costa, che impalla la linea dell’orizzonte deturpando la vista mare. Si tratta della Costa Toscana, nave appunto della Costa, sponsor del Festival. Da lì avvengono i collegamenti con Orietta Berti vestita come Lady Gaga e Rovazzi in cerca d’identità (o anche solo di un nobilissimo bonifico), e con ospiti musicali provenienti dalla scorsa edizione del Festival: è come se sulla nave fosse ancora il 2021, e infatti a bordo il vaccino è come se non esistesse, non basta il Super Green Pass e la terza dose, la nave è una bolla “stile Nba” e ci si può salire solo dopo una parossistica filiera di tamponi – e una volta a bordo gli occupanti della nave continuano a essere tamponati quotidianamente, come fosse un gioco aperitivo molecolare, il medico di bordo deve essere Crisanti. Ma è una bolla all’italiana, altro che Nba; e quindi, al terzo giorno di Festival, è consentito a un manipolo di giornalisti “di terra” di salire a bordo. Fra questi, il sottoscritto: dalla nave potrò guardare a ciò che succede all’Ariston alla giusta distanza – mezzo miglio, appunto.

  
Inoltre è il decennale della Costa Concordia, il regista Rai dalla nave si chiama Andrea Doria, e in gara c’è Achille Lauro: un allineamento di coincidenze che non succede ma se succede è subito “Festival della canzone Italicus”. Non so se tutto questo è cattivo gusto o c’è del genio, quindi per scoprirlo mi faccio tamponare ripetutamente come da protocollo per salire sulla nave. A un certo punto mi sono sentito uno spiedo, tanti erano gli stecchi all’interno del mio corpo; mi hanno anche aperto nella carne un altro orifizio, alla marchese De Sade, per tamponarmi anche lì dentro. Ma quelli della Costa sono gentilissimi: oltre al tampone (sia molecolare che rapido, ed entrambi negativi) ti offrono anche acqua, caffè e altri generi di conforto. Se volessero differenziare il business, oltre alle crociere potrebbero mettere in piedi campagne vaccinali, sono meglio di Figliuolo. Con una pilotina ci portano al largo e ci fanno salire sulla nave, dove ad aspettare i giornalisti c’è Orietta Berti; ma i cronisti restano delusi, le dichiarazioni dell’Oriettona nazionale non sono notiziabili, fra le cose che dice l’unica che può essere un buon titolo è: “Non ho ascoltato nessuna canzone in gara” – anche lei sulla nave solo per il bonifico. I giornalisti le chiedono di intonare “Finché la barca va”, ma l’artista viene fermata dagli organizzatori, dicono che porti male – ma evidentemente non l’hanno detto ai Gemelli di Guidonia, altri ospiti della nave, che dall’altra parte del corridoio stanno intonando proprio il pezzo maledetto per le telecamere del Corriere.it; e ora quale sfiga si abbatterà sulla Costa Toscana? Fa troppo caldo per un iceberg, l’unica è che Morgan speroni la nave o la dirotti. Intanto io mi aggiro: la Costa Toscana è enorme e super lusso, roba da cinque stelle superior e oltre, Pnrr Deluxe; ma a parte i pochissimi vip già citati, una manciata di figuranti per fare il pubblico durante i collegamenti con il Festival e il personale di bordo filippino, la nave è vuota, l’effetto è Overlook Hotel, ma con il mare al posto della neve. A colpirmi è Mattarella trasmesso a schermi unificati su tutta la nave mentre tiene il suo discorso d’insediamento: da qui altro che Ariston, capisco meglio il Palazzo. Non so chi vincerà Sanremo, ma vedendolo su quegli schermi capisco che Mattarella voleva fare il secondo mandato, la narrazione “povero Mattarella” è errata, ha fatto Draghi premier apposta per bruciarlo ed essere rieletto per altri sette anni. Un’epifania in mezzo al mare, o forse è solo effetto dell’alcol: a bordo della nave Costa ci offrono anche un aperitivo (tartine e bollicine), e arriva anche il presidente della Costa che risponde a tutte le domande dei giornalisti, persino a quelle sull’anniversario della tragedia del Giglio. Massì, cin-cin! 

 

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