Caprarica vs Solovev. Come si zittiscono i propagandisti di Putin in televisione
L'ex inviato Rai al giornalista putiniano: "Ma quali armi atomiche Nato in Ucraina? Mosca ha 64 testate nucleari alle porte di Berlino. Se lo nega o è bugiardo o è male informato". La stoccata di Del Debbio: "Le nefandezze dei soldati russi le mostrate in tv?"
Ospite a Dritto e rovescio su Rete 4, l'ex inviato Rai a Mosca Antonio Caprarica ha azzittito con le sue argomentazioni Vladimir Solovev, noto propagandista putiniano. Il giornalista russo, al quale sono state confiscate tre ville sul lago di Como nell'ambito della sanzioni contro la Russia, è in collegamento da Mosca. Solovev nega i crimini di guerra russi, da Bucha al missile sulla stazione di Kramatorsk: per lui è sempre opera dell'Ucraina. E rilancia la versione del Cremlino: la guerra è un'operazione "preventiva" e "difensiva" contro la minaccia atomica rappresentata da Kyiv, "testa di ponte" della Nato alle porte della Russia.
A questo punto Caprarica lo spiazza: "I missili russi nell'excalve di Kaliningrad raggiungono Berlino in 45 secondi. Voi avete ufficialmente 64 testate nucleari puntate su Berlino e l'Occidente. Cosa facciamo? La Nato dovrebbe attaccare la Russia perché avete 64 testate nucleari puntate sulla Germania, molto più vicine di quelle – che non esistono – da Kharkiv a Mosca? Che non esistono! Come potete giustificare un'aggressione quando voi avete testate nucleari puntate sull'Europa? Nega che ci siano queste testate a Kaliningrad?".
"Semplicemente non lo so, me lo dice lei oggi", replica Solovev.
"Allora si informi!", incalza Caprarica e il russo ribatte: "Non penso che le convenga dire che io sono male informato, dico quello che io so".
La stoccata finale. "Allora è bugiardo. Lei può scegliere tra queste due alternative: se lei nega che ci sono 64 testate nucleari a Kaliningrad o è bugiardo o è male informato".
A questo punto la retorica del russo va in tilt. "Berlino per noi non è una minaccia, perché Berlino non ha una minaccia nucleare...".
"Lei continua a non rispondere, lei mena il can per l'aia", risponde l'ex inviato Rai. "Ci sono o non ci sono le testate nucleari a Kaliningrad? Non è un problema di Berlino, quando lei viene a raccontarci la storiella dei missili inesistenti Nato a Kharkiv vicini a Mosca, deve per onestà ammettere che voi avete testate nucleari molto più vicine a una grande capitale europea che non viceversa".
In seguito, nella stessa puntata, il direttore di Libero Alessandro Sallusti chiede a Solovev se "il popolo russo è informato con precisione quotidiana dell'andamento della guerra e soprattutto delle vittime militari russe, cioè se si racconta ai russi quanti soldati russi muoiono ogni giorno come gli americani quando sono in guerra raccontano come sta andando". Solovev dice di sì, che il ministero della Difesa russo dà i dati di morti e feriti e dà notizia delle nefandezze degli ucraini e delle loro torture". "E quelle che fanno i russi le fanno vedere?", domanda il conduttore Paolo Del Debbio. Applausi di tutto lo studio.
Politicamente corretto e panettone