rapporto compromesso
La Rai sfiducia la Rai: contestata la gestione del duello Letta-Meloni
Il Consiglio di amministrazione scrive una lettera all'ad Carlo Fuortes, mettendo in discussione la scelta editoriale, lamentando il silenzio dei vertici e chiedendo “un’equa possibilità di confronto” per tutti i leader in base alle indicazioni Agcom
La Rai non si fida più della Rai. Esiste adesso una lettera dal significato pesantissimo che lo avvalora. Viene ancora tenuta riservata malgrado parli di una televisione che ripete di essere “pubblica”, ma non al punto da svelarsi interamente. Il Foglio ne può riportare il contenuto. La lettera è stata spedita venerdì 26 agosto, dopo la pronuncia dell’Agcom sul duello televisivo Letta-Meloni, duello che lederebbe la par condicio e che la Rai non ospiterà. Porta la firma di tutti e cinque i consiglieri di amministrazione ed è indirizzata alle figure apicali della Rai: ad e presidente. Il rapporto tra il Cda Rai e i suoi vertici, amministratore delegato, Carlo Fuortes, e la presidente, Marinella Soldi, leggendo questa lettera, risulta compromesso.
In una normale azienda si chiamerebbe: sfiducia. Nella lettera, il Cda chiede all’ad parità di trattamento per tutti i leader in base alle norme e alle indicazioni Agcom. Senza tenere conto della complessità delle norme, la Rai, Porta a Porta, aveva infatti creduto possibile ospitare il confronto a due (Letta-Meloni). Era stata fissata pure la data: 22 settembre. Dopo le proteste degli altri capi partito, e la pronuncia dell’Agcom, il danno d’immagine è risultato tanto grave da mettere d’accordo i consiglieri di amministrazione al di là della loro appartenenza. Sono Igor De Biasio (espressione della Lega) Francesca Bria (Pd) Riccardo Laganà (in rappresentanza dei dipendenti Rai) Simona Agnes (Forza Italia) e Alessandro De Majo (indicato dal M5s).
Nella lettera i consiglieri contestano la scelta editoriale. Lamentano anche il silenzio dei vertici. Non si conosce, ad oggi, quale sia la posizione dell’ad. Dichiarandosi disponibile a ospitare il duello a due (Letta-Meloni) la Rai, e in questo caso Porta a Porta, secondo il Cda, non si sarebbe “uniformata” ai principi che regolano l’equilibrio informativo. Il Cda chiede inoltre che venga assicurata “un’equa possibilità di confronto” tra tutti i leader e rappresentanti presenti in Parlamento e aggiunge che i confronti debbano tenersi senza “enfasi” “spettacolarizzazione”, ma solo al fine “di informare il pubblico”. L’ad, Fuortes, sarà chiamato a rispondere al prossimo Cda. Lo stesso Cda che non si fida del suo ad.
Politicamente corretto e panettone