Pillole serie tv
Le migliori serie tv da vedere a febbraio 2023, in pillole
Western, storie al femminile, thriller e un briciolo di dramma. A cavallo tra Italia, Francia e Stati Uniti attraverso ranch, battaglie legali e intrighi politici
Un febbraio seriale all’insegna del genere, e nemmeno tra i più battuti. Ben due delle novità di questo mese sono infatti di genere western, linguaggio che sta prendendo sempre più piede anche nella serialità televisiva. Non mancano però le storie al femminile, qualche thriller e un tocco di dramma.
1923
(Paramount+, 12 febbraio)
L’universo narrativo di Yellowstone si amplia con questo nuovo capitolo (prequel della serie e sequel di 1883) dal titolo 1923, interpretato da Harrison Ford e Helen Mirren. I due sono una coppia di coniugi – Jacob e Cara – che gestiscono il ranch Yellowstone, nel Montana. Affronteranno le sfide legate all’espansione in occidente, la grande depressione e il proibizionismo. La chiave narrativa rimane chiaramente quella del western, in un racconto profondamente di genere ma che è stato in grado, negli anni, di intercettare un pubblico sempre più vasto proprio per la sua cifra epica e aspirazionale. I grandi interpreti di questa nuova declinazione della serie fanno il resto.
La legge di Lidia Poët
(Netflix, 15 febbraio)
Storia vera al femminile, fine Ottocento e Matilda De Angelis. Questi, in breve, gli ingredienti della nuova serie Netflix Italia, diretta da Matteo Rovere in cui la De Angelis interpreta Lidia Poët, la prima donna in Italia ad entrare nell’ordine degli avvocati. Siamo alla fine dell’Ottocento e una sentenza della Corte d’appello di Torino dichiara illegittima l’iscrizione di Lidia poiché donna. L’avvocatessa decide di fare ricorso intraprendendo una battaglia legale, supportata dal cognato Jacopo (Eduardo Scarpetta) – giornalista che le passa alcune informazioni utili – e mentre la Poët continua a esercitare nello studio del fratello Enrico, dove assiste i vari clienti. Un racconto produttivamente molto ricco e, potenzialmente, dal grande respiro.
Django
(Sky e Now, 17 febbraio)
Dopo una gestazione lunga e tortuosa, arriva sugli schermi la rilettura seriale di Django, raccontato prima da Sergio Corbucci e poi da Quentin Taratino. Dieci episodi prodotti per Sky e Canal + da Cattleya e Atlantique Production (i primi quattro dei quali sono stati diretti da Cristina Comencini), che raccontano l’epopea di Django da una prospettiva più femminile. La serie western segue infatti le vicende di Django che nel 1800 raggiunge la cittadina texana di New Babylon. Qui scopre che sua figlia Sarah è l’unica sopravvissuta allo sterminio della sua famiglia e sta per sposare John Ellis, uno dei fondatori della città. Django cercherà di riappacificarsi con Sarah, non senza una serie di gravi intoppi; sullo sfondo, segreti e non detti minacciano i vari rapporti.
Fleishman a pezzi
(Disney+, 22 febbraio)
La quota radical/qualità di febbraio è riposta nell’adattamento del best seller di Taffy Brodesser-Akner (edito in Italia da Einaudi) e racconta la vicenda di Toby Fleishman (un eccellente Jesse Eisenberg), divorziato quarantunenne che si rimette in gioco tramite le app di incontri ottenendo riscontri insperati. Un giorno però la sua ex moglie Rachel (Claire Danes) si dà alla macchia, mollando a Toby i loro due figli di undici e nove anni. Fleishman dovrà cercare di costruirsi un nuovo equilibrio in una vita dai contorni incerti, diviso tra il suo lavoro in ospedale, le incombenze domestiche e le frequentazioni femminili. Senza dimenticare di scoprire che fine abbia fatto sua moglie e che cosa sia successo al suo ormai ex matrimonio.
Liaison
(Apple tv+, 24 febbraio)
Prima serie coprodotta tra Apple (America) e la Francia – e di conseguenza girata in doppia lingua –, Liaison è un thriller in sei episodi con protagonisti Vincent Cassel ed Eva Green. Ancora pochi sono i dettagli che si conoscono riguardo la trama della serie: spionaggio e intrighi politici, una trama su più livelli, una storia d’amore. Il tutto sempre sul filo della tensione. Sicuramente, un racconto di genere con grandi interpreti. Staremo a vedere.
The Consultant
(Amazon Prime Video, 24 febbraio)
Uno strano mix di genere, a metà tra il thriller e la dark comedy. Tratta dal romanzo di Bentley Little e interpretata da Christoph Walts, questa serie vede al centro Regus Patoff, un inquietante consulente che viene assunto da una compagnia che si occupa di gaming – la CompWare – per migliorarne la performatività. Regus spinge i dipendenti fino ai limiti delle loro possibilità, in una escalation di tensione in cui la posta in gioco diventa la sopravvivenza stessa.
Politicamente corretto e panettone