disin-canto
Mettere a tacere i razzisti con il proprio talento. Egonu e un precedente eccellente
Spadaccino prodigioso e talentuoso musicista, Joseph Bologne de Saint-George, il "Mozart nero" fu il primo compositore di colore nella storia della musica occidentale. L'arte del fregarsene dei giudizi e vivere sereni
La musica - ha detto più o meno così lo scrittore Nick Hornby - ha un grande potere: "Ti riporta indietro nel momento stesso in cui ti porta avanti, così che provi, contemporaneamente, nostalgia e speranza". Questa rubrica è pensata per chi, guardando Sanremo nella speranza di incappare nel nuovo Chopin non ne cavasse che una forte nostalgia per Mozart. Il Festival della città dei fiori spiegato con i canoni e le storie dei protagonisti della musica classica.
Con la presenza sul palco dell’Ariston della pallavolista Paola Egonu si torna a parlare di razzismo. Già in conferenza stampa la campionessa padovana ha ribadito il suo pensiero: “L'Italia è un paese razzista, ma non tutti sono razzisti o tutti cattivi, ma se mi chiedete se c'è razzismo la risposta è sì".
Anche nel vasto universo della musica ci sono stati momenti deprecabili, tanto più se letti con lo sguardo di oggi. Nei primi anni del Novecento Debussy scrive “Le petit nègre”. Mozart nel Flauto Magico si lascia andare a numerose espressioni poco politicamente corrette: "Weil ein Schwarzer hässlich ist" (Perché un negro è brutto). Nel “Ballo in maschera” di Verdi si parla “dell’immondo sangue dei negri”. Gli esempi sono tanti ma c’è anche la storia di Joseph Bologne Chevalier de Saint-Georges, nato tra il 1739 e il 1745 da una relazione tra un colono e una schiava delle Antille francesi.
Chevalier de Saint-Georges arriva a Parigi all’età di sette anni e mostra subito il suo talento: spadaccino prodigioso e talentuoso musicista. Violinista dalla tecnica perfetta e compositore di grande inventiva. Nel giro di pochi anni la sua fama si diffonde in tutta la Francia. E’ considerato il tiratore da battere e soprannominato “il nuovo Mozart” (o "il Mozart nero") in campo musicale. Sicuramente è il primo compositore di colore nella storia della musica occidentale.
Mozart e Chevalier de Saint-Georges probabilmente si incontrano e parlano di musica. Un periodo breve per poi proseguire su strade diverse. Chevalier de Saint-Georges subisce alcune stroncature, probabilmente legate al colore della sua pelle. Tante le difficoltà che lo costringono ad arruolarsi. Quello che stupisce è la perseveranza del musicista che continua a mostrare il suo pluriforme talento infischiandosi di giudizi, paragoni e razzismo. Nel 1769 Boulogne è il primo violino e poi direttore del Concert des Amateurs, mentre nel 1775 viene nominato direttore dell’Opéra di Parigi, nientemeno, e diventa addirittura il direttore musicale personale della regina Maria Antonietta. Pubblica numerosi quartetti d'archi, sonate e sinfonie, compone opere teatrali e persino un'opera per bambini, "Aline et Dupré, ou le marchand de marrons".
La Egonu ieri sera ha detto che sin da “bambina era fissata con i perché”. Ma a volte non val la pena chiedersi il perché. Soprattutto quando a parlare è Matteo Salvini.
Politicamente corretto e panettone