Pillole serie tv
Le migliori serie tv da vedere a maggio, in pillole
Dai racconti di intrattenimento fino ai remake di classe, passando per lo spin off di Bridgerton. Ecco i titoli da non perdere questo mese
Si prospetta un maggio seriale ricco e vario. Dai racconti di puro intrattenimento (in costume e non), a qualche incursione in generi più ardui passando per remake (sulla carta) di classe.
Attrazione fatale
(Paramount+, 1° maggio)
Rilettura seriale in otto episodi del film (omonimo) cult del 1987 (con Glenn Close e Michael Douglas), la serie ha al centro Daniel Gallagher (Joshua Jackson) che, dopo aver scontato quindici anni di prigione per essere stato accusato di aver ucciso la sua amante Alexandra (Lizzy Caplan), viene rilasciato sulla parola e cerca di ricostruire il rapporto con la sua famiglia - in particolare con la figlia Ellen - e di provare la sua innocenza. La narrazione alterna quindi due piani temporali: in flashback è raccontata la sua relazione nel passato con Alex, l’ossessività e la morbosità che diventa attrazione omicida, mentre nel presente si narra della ricostruzione della vita di Daniel come individuo e padre. Una serie che si poggia su un immaginario narrativo iconico, due protagonisti che hanno tutte le carte in regola per garantire la chimica giusta e una cura produttiva che fa ben sperare.
A small light
(Disney+, 2 maggio)
Miniserie prodotta da National Geografic che segue le vicende – ben note – del personaggio di Anna Frank da una prospettiva di racconto differente. Qui, infatti, la storia è raccontata dal punto di vista di una giovane ragazza – Miep Gies – a cui viene richiesto da Otto Frank di nascondere lui e la sua famiglia durante l’occupazione nazista della Seconda Guerra Mondiale. Miep decide di aiutare la famiglia di Otto e per due anni nasconde, con la collaborazione del marito Jan, i Frank in un alloggio segreto. Una storia (vera) che rilegge un classico da un’angolazione diversa, permettendo di riportare all’attenzione un racconto sempre ricco di fascino e che parla ancora al nostro presente.
La regina Carlotta
(Netflix, 4 maggio)
Gli appassionati di Bridgerton saranno soddisfatti di questo spin off (sei episodi da oltre sessanta minuti ciascuno) della serie che ha al centro la regina Carlotta (Golda Rosheuvel), di cui si segue l’iter da quando era bambina fino all’ascesa al trono, senza trascurare – anzi enfatizzando – il racconto del suo legame amoroso con re Giorgio (Corey Mylchreest). A fare da fulcro sono sempre le dinamiche amorose e relazionali tra i personaggi, qui con un occhio particolare alla malattia di re Giorgio che anche Carlotta deve affrontare e alle trasformazioni sociali che il regno attraversa. Una serie di intrighi, cospirazioni, amore sospirato e incarnato e un po’ di patina. Shonda Rhimes docet, si sa quello che si compra.
Silo
(Apple tv+, 5 maggio)
Tratta dalla serie di romanzi di Hugh Howey, questo racconto in dieci episodi ha come protagonista Juliette (Rebecca Ferguson). Ci troviamo in un mondo post apocalittico in cui, a seguito di alcune esalazioni tossiche, l’umanità è stata decimata. Le diecimila persone sopravvissute sono andate a vivere in un silo sottoterra che le protegge dal mondo esterno. Juliette è un ingegnere che si trova nel silo alla ricerca di risposte sulla morte di una persona amata e che, nella sua indagine, si ritroverà a scoprire segreti inconfessabili su questo mondo sotterraneo sprofondato nelle viscere della Terra. Una serie per chi ama i racconti di genere sci-fi, d’avventura e ad alta tensione, legati a mondi altri e pieni di insidie.
Regina Cleopatra
(Netflix, 10 maggio, docuserie)
Jada Pinckett Smith (moglie di Will Smith) è la produttrice di questa docuserie (già molto discussa) che ha al centro la più nota regina egizia (interpretata dall’attrice afroamericana Adele James). Viene restituito il ritratto di una donna enigmatica, seduttiva e dal carattere volitivo. L’ultimo faraone d’Egitto è racconto nel suo modo di gestire il potere, nelle sue scelte personali fino ai suoi amori come quello con Giulio Cesare e Marco Antonio. La narrazione – come per ogni racconto solo parzialmente finzionale – è intervallata da interviste a storici ed esperti che inquadrano la figura di Cleopatra da differenti prospettive provando a restituire un racconto a tutto tondo della regina. Il rischio “americanata” è decisamente alto, si consiglia di guardare il pilot con (cauto) beneficio del dubbio.
Città in fiamme
(Apple tv+, 12 maggio)
Ispirata al romanzo omonimo di Garth Risk Hallberg e creata da Josh Schwartz e Stephanie Savage, la serie racconta di una studentessa della New York University che viene uccisa a Central Park – senza che vi siano testimoni – il 4 luglio 2003. Samantha, questo il nome della giovane, era andata a vedere un concerto con alcuni amici salvo poi essersi allontanata, senza motivo, ed essere successivamente stata aggredita. Durante le indagini emerge che Samantha era collegata – in modo del tutto misterioso – ad alcuni incendi che si erano sviluppati in città. Un racconto ricco di mistero, ben orchestrato e che si basa su un romanzo solido e ben articolato. De gustibus.
Platonic
(Apple tv+, 24v maggio)
Il concept di questa serie è basico tanto quanto potenzialmente fruttifero. In dieci episodi da circa mezz’ora si racconta del rapporto – sempre stato platonico – tra due amici di vecchia data interpretati da Seth Rogen e Rose Byrne. I due si rincontrano dopo diversi anni e in tempi brevissimi si rinsalda il legame di un tempo, fatto di complicità, immediatezza e tante risate. Ma come capire se tra i due sta nascendo qualcosa di diverso da un’amicizia? Una commedia leggera e garbata, per chi cerca un po’ di evasione senza rinunciare ad un certo gusto.
Fubar
(Netflix, 25 maggio)
Il fu governatore della California Arnold Schwarzenegger si misura anche lui con una serie tv. Interpreta l’agente della Cia Luke, prossimo alla pensione, che scopre accidentalmente che sua figlia Emma è anch’essa un’agente segreto. Dovrà quindi aiutare la figlia e svolgere la sua ultima missione, corredata di sparatorie, inseguimenti e lotte corpo a corpo. Un racconto che mescola comedy action e family drama dalla pura vocazione evasiva.
Politicamente corretto e panettone