Recensire Upas
L'alternativa al reddito di cittadinanza spiegata da Un posto al sole
Il siparietto tra Clara e Giulia sulla formazione professionale è solo uno dei tanti ganci all'attualità della soap. Che è l'unica in Italia a far coincidere il calendario reale a quello della sua programmazione
Tra le chiavi del successo di Un Posto al Sole (Upas) c’è la caratteristica di essere l’unico girato italiano che nella programmazione fa coincidere il calendario della soap con quello della realtà. Così quando è Pasqua per gli spettatori lo è anche nella messa in onda, e quando gli italiani scartano i regali di Natale lo fanno anche a Palazzo Palladini. Questo non vale solo per le feste comandate, ma anche per le giornate dedicate a iniziative sociali. Così ieri, per la giornata dell’Alimentazione, Silvia ha ricordato che al Caffè Vulcano ogni giorno consegnano i pasti alla mensa dei poveri. Ma la promozione sociale più importante della puntata è stata trasmessa in un siparietto tra Clara e Giulia e riguarda il lavoro. Clara, ragazza dei quartieri difficili, vuole liberarsi dai legami che la riconducono alla mala vita, e per cercare occupazione si rivolge a Giulia, l’assistente sociale della soap. Che la indirizza alle agenzie del lavoro, spiegando che fanno anche formazione professionale per l’inserimento lavorativo. Fuori dalla soap, tra 180 mila ex percettori di reddito di cittadinanza, meno di 40 mila si sono rivolti alle agenzie per il lavoro e la formazione, step necessario per accedere al nuovo sussidio rivolto all’occupazione. A Napoli, città in cui si scende in piazza contro l’abolizione del reddito di cittadinanza, Upas è la prima industria con 10 mila maestranze impiegate, e ci ricorda l’importanza del lavoro pulito e come cercarlo.