Martina Tagliaferri, "Giulia" in "Un posto al Sole"

Recensire UPAS

Ora anche un Posto al sole apre agli affitti brevi

Annarita Digiorgio

Nel giorno in cui l'esecutivo guidato da Giorgia Meloni propone di aumentare le tasse sugli affitti brevi, a Palazzo Palladini arriva una coppia australiana ospite di Giulia, l'operatrice sociale della soap 

Non poteva esserci confidenza migliore, anche se come sappiamo le coincidenze nella nostra soap di riferimento non esistono. Ma questa volta difficilmente gli autori sempre al passo con l’attualità, potevano prevedere che un governo di centrodestra potesse per la prima volta aumentare le tasse sugli affitti. E che il giorno della realtà coincidesse con quello della soap. La cedolare secca infatti fu introdotta nel 2011 da Berlusconi, e prevedeva appunto una tassa piatta al 21 per cento per tutti gli appartamenti in affitto. E mai nessun governo, né quelli di centrosinistra, ne quelli tecnici, l’avevano mai toccata.

Nessuno poteva pensare che a farlo potesse essere proprio il primo governo di centrodestra. Che ieri, nella manovra, ha passato la tassa sulle seconde case messe sulle piattaforme di affitto breve (Airbnb, Booking, ecc) dal 21 al 26 per cento. E proprio ieri a palazzo Palladini ha fatto il suo ingresso la prima coppia australiana ospite per qualche giorno di una stanza da letto messa in fitto da Giulia. L’operatrice sociale di Upas. La mamma chioccia che aiuta tutti: figli, famiglia allargata, amici del palazzo, mamme in difficoltà, donne violentate, vittime di camorra, poveri e malati. Da quando Angela e Franco sono partiti in Sicilia (a proposito: torneranno mai?) ha una stanza libera. Perché non metterla in fitto per far quadrare i conti, e conoscere gente nuova? Nessuno pensa che Giulia vuole speculare o creare un’impresa a danno dello stato, o della lobby degli albergatori. Solo il governo Meloni

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