recensire upas
In Un posto al sole il tradimento ricorda il caso Segre-Seymandi
Dapprima Eugenio reagisce con compostezza alla notizia che la sua compagna l'ha tradito. Ma poi l'aplomb cede il passo a una colpevolizzazione retorica che ha tratti in comune con la vicenda che tenuto banco durante la scorsa estate
E' piaciuta molto ai fan di Upas la reazione di Eugenio, il pm, che con compostezza ha appreso da Viola l'ammissione del tradimento. "Rispetto a uomini violenti e aggressivi che non accettano che una donna possa tradirli, Eugenio ha dimostrato un cambiamento di paradigma" si legge in un post da migliaia di like su un gruppo di fan. Dove il paradigma è l'uomo violento, anche se, nella realtà, anche le donne reagiscono male ai tradimenti. Come è naturale che sia in una società fondata sulla monogamia. Ma basta aspettare una puntata, e il paradigma si scioglie come neve al sole.
Eugenio tira un pugno in faccia a Damiano, l'amante di Viola. E l'aplomb dell'uomo che accusa il colpo con eleganza, si sfrange come quello di un imprenditore torinese che svela di fronte a tutti gli amici alla vigilia delle nozze il tradimento ricevuto dalla promessa sposa. E vittima diventa lei, la traditrice, solo perchè donna. Mentre se a tradirla fosse stato lui, conosciamo la retorica che avrebbe scatenato. E forse, al netto che sia lui o lei a tradire, la reazione più conveniente, ma meno giusta, è quella di prendersela con l'amante anzichè con la propria compagnia. Come ha fatto Eugenio. Perchè è vero che il tradimento si fa in due, ma anche la promessa. Spostare l'oggetto della rabbia serve solo, ancora una volta, a far finta di non vedere che è finita. O che la monogamia è solo una inutile e dannosa convenzione costruita, come molte altre, per limitare la libertà.
Politicamente corretto e panettone