viale mazzini
Osteria Rai, Sergio e Rossi
Uno fa la parte del dg che sfascia la Rai, l’altro recita la parte di chi l’aggiusta. Augias e il documento che Sergio ha distribuito all’ultimo cda
O recitano per noi o finirà a pugni tra di loro. Uno fa la parte del dg che sfascia la Rai, l’altro recita la parte di chi l’aggiusta. Uno fa la parte di chi caccia Corrado Augias e l’altro ci prende il caffè e lo invita a rifare la trasmissione in Rai. Non è la Rai ma l’osteria di Sergio e Rossi, ad Rai e dg Rai. Ieri mattina l’ad ha ricevuto Augias che ha lasciato la Rai, con tanto di intervista sul Corriere della Sera, per andare a La7. Cosa accade? Accade che con un comunicato la Rai, anzi, l’ad, fa sapere che Augias condurrà la terza edizione del programma “La Gioia della musica”. Vale a dire che si sdoppia, lo fa bis. L’unico che ci guadagna è lui. Il tutto è illustrato da un documento che Sergio ha distribuito all’ultimo cda. E’ un documento chiamato “E’ vero che?”. Sottotitolo “Debunking delle principale fake news sulla Rai”. Dunque sarebbe falso, secondo il documento, che “i canali Rai hanno perso il primato degli ascolti”, falso sarebbe anche che “la Rai sta epurando alcuni artisti”. Nello stesso cda, Sergio che è più bravo di Fiorello, e che appunto qui al Foglio, viene chiamato Generale Patton, ha pure redarguito la consigliere Agnes, quota FI. Il generale ora prende la frusta. Se gli gira, avrebbe detto, e lo ha detto, “vendo anche Mazzini”. Alla pagina 13 di questo il Corriere della Rai, il nuovo giornale di Sergio, ecco che arriva l’editoriale: “Sergio e Rossi sono legati da profonda stima e sincera amicizia”. Due così, Sergio e Rossi, o si meritano l’oscar o un altro bicchiere: cameriere Insegno, versace n’artro!
Politicamente corretto e panettone