Perché guardare Masters of the air
La recensione della serie tv di Steven Spielberg, Tom Hanks, Gary Goetzman, con i primi 4 episodi diretti da Cary Fukunaga (Apple TV+)
Terzo capitolo dopo “Band of Brothers” e “The Pacific”, le premiatissime serie sulla seconda guerra mondiale. Gli aviatori provetti appartengono al 100° Gruppo Bombardieri dell’Air Force Usa. Volavano sugli F-17, le fortezze volanti che bombardavano gli obiettivi nello spazio aereo occupato dai nazisti. Ci fu uno squadrone fortunato – 24 missioni senza un morto (lo racconta il film “Memphis Belle”). Il 100° subì invece gravi perdite, quasi tre quarti dei soldati. La fotografia e la regia di Cary Fukunaga – il regista della prima stagione di “True Detective” – sono splendidi e tragici. Battaglie in cieli stupendi e a terra il conto delle vittime: il battaglione era noto come “Bloody 100th”. Perfetto genere “bromance”: amicizia, eroismo, solidarietà.
Politicamente corretto e panettone