Perché Saverio è a Sanremo
Né gli houthi né gli anarchici. L'allarme bomba a Sanremo era solo una burla figlia della noia
Nessuna bomba nella notte sanremese, procurato allarme. Un tempo il “cavallo pazzo” irrompeva sul palco a gridare che “il Festival è truccato e lo vince Fausto Leali”, oggi si accontenta di una telefonata anonima al 112. Resta da chiedersi: quanti punti sarebbero al Fantasanremo?
Nessuna strategia social né marketing: a Sanremo 2024 è strategia della tensione. Attorno alle 22 di lunedì sera piomba sul Festival l’allarme bomba: secondo una telefonata anonima arrivata in tarda serata al 112, un ordigno esplosivo era presente all’interno di Villa Nobel, dove si stava svolgendo una cena di gala organizzata dall’hub delle radio Mediaset – che ha lì il suo quartier generale per seguire l’evento – e alla quale erano presenti molti dei cantanti in gara. L’edificio – splendida villa in stile moresco, circondata da seimila metri quadrati di parco – viene presto raggiunto dalla Polizia che provvede a evacuarlo assieme alle palazzine vicine.
Panico fra i cantanti, non tanto per la bomba quanto alla vista dei cani poliziotto; ma vengono rassicurati del fatto che sono addestrati a fiutare solo esplosivo. Io raggiungo il posto mentre i controlli degli artificieri sono ancora in corso: le strade adiacenti – l’Aurelia, corso Cavallotti – erano chiuse al traffico; ma i pedoni – come lo ero io – li lasciavano passare e arrivare fin sotto la villa a rischio esplosione. Se vi sembra bizzarro è solo perché non siete mai stati a Sanremo durante il Festival: qui la circolazione, pedoni compresi, è del tutto arbitraria. Strade pedonali a senso unico, pass che non danno il diritto a passare da nessuna parte, accessi aleatori: qua è tutto così.
Il mio arrivo sul posto coincide con il rientro dell’emergenza: non c’è nessuna bomba, procurato allarme. La polizia sparisce nella notte sanremese più velocemente di quanto sia intervenuta. Ma chi può avere avuto interesse a turbare la vigilia della 74esima edizione del Festival di Sanremo? D’ufficio c’è la pista anarchica (Morgan); ma altre ipotesi appaiono più coerenti. Soltanto il giorno prima il leader yemenita Mohamed Ali al Houthi ha minacciato l’Italia di diventare un bersaglio; solo una coincidenza? Le uniche immagini dell’interno della villa durante l’allarme e l’evacuazione provengono dai canali social del gruppo in gara Bnkr44 (eventualmente ottima sigla anche per un gruppo terroristico): che sia una trovata per pubblicizzarsi in vista del televoto? Oppure la Rai, imbarazzata dall’invito di Amadeus ai trattori che pare non sia piaciuto a Meloni e Lollobrigida, ha goffamente tentato di abbassare quella tensione alzandone un’altra?
Uniamo i puntini: Villa Nobel si chiama così per il suo più famoso proprietario, quell’Alfred Nobel che inventò la dinamite; quest’anno la parola più frequente nei testi delle trenta canzoni in gara è “boom”; e arriva un allarme bomba. Se due indizi fanno una prova, tre sono una sentenza: si è trattato di una burla, dettata dalla noia sanremese che quest’anno regna sovrana. Un tempo il “cavallo pazzo” tentava il suicidio all’Ariston o irrompeva sul palco a gridare che “il Festival è truccato e lo vince Fausto Leali”; oggi si accontenta di una telefonata anonima al 112. Ma un allarme bomba quanti punti sarebbero al Fantasanremo? “70, come il decennio di piombo” mi rispondono dal loro “covo” situato al Forte Santa Tecla il trust di cervelli marchigiani dietro questo gioco ormai divenuto fenomeno popolare. Il regolamento di quest’anno è chiuso, ma chiedo loro un ulteriore sforzo d’immaginazione, un Fanta-Fantasanremo. Trattore all’Ariston, quanti punti? “Un punto per ogni cavallo del motore”. Spari sul palco, come Pozzolo a Capodanno? “25, se patteggia 10”. Saluto romano? “20”. Commemorativo, ci sta.
Recensire Upas