Pillole di serie tv
Le migliori serie di settembre 2024, da "The perfect couple" a "La Maison" fino a "The Penguin"
Dalla miniserie thriller con Nicole Kidman alla docuserie su Bill (senza Melinda) Gates, dai villain dei fumetti Marvel e DC alla seconda stagione della serie ispirata al romanzo di Daniele Mencarelli
Un settembre seriale molto vario, fatto di qualche titolo forte (sulla carta) e di racconti più piccoli e sperimentali.
The Perfect couple (Netflix, 5 settembre)
Miniserie thriller diretta da Susanne Bier in sei episodi, adattamento dell’omonimo romanzo di Elin Hilderbrand. Siamo in Massachusetts, su un’isoletta vicino a Cape Code, e Amelia Sucks sta per sposare il ricco erede di una famiglia di Nantucket, Benji Winbury. La futura suocera – Greer Garrison (Nicole Kidman) – è una nota scrittrice di romanzi gialli e, nonostante non veda di buon occhio il matrimonio che sta per celebrarsi, si adopera perché tutto sia perfetto. Ci scappa però il morto - trovato sulla spiaggia accanto alla villa di famiglia - e improvvisamente tutti diventano dei sospettati, in una vicenda che assume i tratti tipici di uno dei gialli della scrittrice. Serie sulla carta raffinata, curata nell’estetica (come la Bier da sempre ci ha abituati), per un racconto di genere che ancora una volta esplora il mondo alto borghese nei suoi codici e ipocrisie.
Billionaire Island (Netflix, 12 settembre)
Dramedy norvegese – serie piccola e sperimentale – che mette a tema la lotta tra due famiglie che si contendono il monopolio nel mercato locale della pesca di salmoni. Faida ittica, molto local ma interessante per l’arena narrativa scelta, che si propone di portare i meccanismi narrativi tipici del dramma in un’ambientazione molto peculiare e con regole di ingaggio proprio (e infondo non così conosciute fuori dal perimetro nazionale norvegese). Un esperimento coraggioso (e a basso costo). Dare un’occhiata, con il beneficio del dubbio.
What’s next: verso il futuro con Bill Gates (Netflix, 18 settembre, docuserie)
In quota docuserie, Bill (senza Melinda) Gates accompagna lo spettatore in cinque episodi alla scoperta (e all’approfondimento) di altrettante istanze centrali per il nostro presente. Si parlerà di intelligenza artificiale – analizzandone i rischi e le potenzialità – di crisi climatica, di disinformazione e del ruolo della verità al tempo dei social media, di disparità economico/sociale e del ruolo della tecnologica nella ricerca scientifica per la cura delle malattie mortali.
Agatha All Along (Disney+, 19 settembre)
Spin off di WandaVision (universo Marvel) che mette al centro il personaggio di Agatha Harkness, sconfitta e senza poteri a causa di un incantesimo di un misterioso goth -Teen, si ritrova coinvolta in un viaggio sulla leggendaria Strada delle Streghe, dove i due dovranno superare insieme una serie di prove. Obiettivo: poter guadagnare un potere ancora interdetto alle streghe. Serie di genere, dai tratti del concept parrebbe meno forte e peculiare di WandaVision ma che potrebbe comunque attrarre un pubblico di appassionati in cerca di puro intrattenimento.
The Penguin (Sky e Now, 19 settembre)
Altro spin off su un “cattivo” del mondo dei fumetti ovvero il Pinguino, nemesi di Batman. In otto episodi si racconta della sua ascesa al potere in una Gotham City dai tratti apocalittici. Protagonista un irriconoscibile Colin Farrell, serie prodotta da Hbo e DC Studios (Sky Exclusive) e scritta da Lauren Le Franc. Per maggiori dettagli – ancora tutti sotto silenzio e top secret – bisognerà attendere il 12 settembre. Attesa tra gli appassionati, curiosità tra tutti i restanti.
Monsters – La storia di Lyle ed Erik Menendez (Netflix, 19 settembre)
Ryan Murphy torna a indagare un terribile caso di cronaca che ha sconvolto l’America degli anni Novanta. Due fratelli, Lyle ed Erik – condannati per l’omicidio dei genitori e che hanno sempre sostenuto di aver compiuto questo atto atroce in seguito ai ripetuti abusi fisici, emotivi e di carattere sessuale. Una storia dura e drammatica, dalle pieghe inquietanti e che ancora oggi non ha un perimetro chiaro nel quale inserirsi.
La Maison (Apple tv+, 20 settembre)
Apple ancora una volta punta sul mondo della moda ma in questo caso lo fa con una storia totalmente di finzione. Serie francese in dieci episodi che racconta le rivalità di due famiglie disfunzionali che si contendono il dominio del mondo dell’haute couture. L’innesco del racconto è la divulgazione di un video compromettente che riguarda lo stilista Vincent Ledu e che getta sulla casa di moda l’ombra dello scandalo. Si innescano lotte fratricide e nuove alleanze per conquistare la vetta del mondo della moda, approfittando del passo falso di Ledu.
Tutto chiede salvezza 2 (Netflix, 27 settembre)
Torna con una seconda stagione molto attesa il nuovo capito ispirato al romanzo omonimo di Daniele Mencarelli. Daniele e Nina sono diventati genitori della piccola Maria ma tra loro la storia sembra essersi esaurita e stanno attraversando una lotta legale per l’affidamento della bambina (con relativi appesantimenti dovuti alle rispettive famiglie). Nel frattempo, Daniele ha scelto di diventare infermiere e sta svolgendo il suo tirocinio nel reparto in cui era stato lui stesso ricoverato per un TSO. Conosce quindi i nuovi pazienti dell’ospedale e dovrà imparare a non farsi coinvolgere eccessivamente nell’abisso del dolore degli altri.
La salute del piccolo schermo
La resilienza della tv generalista di fronte ai nuovi media
Politicamente corretto e panettone