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Quello spot del Primo Maggio realizzato dalla Rai con l'intelligenza artificiale
Un filo di imbarazzo durante la conferenza stampa dell'evento dopo la proiezione del video, in cui nessun attore esiste realmente. Ma l'azienda assicura: “Lo hanno pensato i nostri creativi, nessun posto di lavoro perso”
Ragazzi e ragazze felici, in cammino verso piazza San Giovanni in una Roma illuminata dal sole. Si articola così il nuovo spot del concertone del Primo maggio pubblicato ieri sui canali social della Rai e interamente prodotto dall'intelligenza artificiale. Elemento immediatamente riconosciuto dagli utenti in rete: nei commenti c'è chi sottolinea la contraddizione di un evento promosso dalle principali sigle sindacali per celebrare i lavoratori, con un trailer che non ha coinvolto registi, attori e maestranze di vario genere per la sua realizzazione.
Il video è stato proiettato in anteprima durante la conferenza stampa di presentazione dell'evento, al termine della quale i giornalisti hanno chiesto ai presenti di spiegare per quale motivo avessero affidato il progetto all'AI. “Lo spot lo ha fatto Rai Creativa”, ossia la direzione creativa dell'azienda, risponde Massimo Bonelli, direttore di iCompany, la macchina organizzativa dell'evento: “Bisognerebbe chiedere a loro, ma non sono qua”. La palla passa quindi al vice direttore dell'Intrattenimento prime time della Rai, Giovanni Anversa, che pare ne sappia ancora meno: “Non sono tutte immagini prodotte dallo stesso archivio. Infatti a un certo punto compaiono immagini direttamente del concerto”. Lo spot “è stato concepito con un utilizzo multiplo di immagini, immagino”, continua Anversa, spiegando che “ci siamo messi d'accordo con iCompany” affinché la struttura base fosse quella di far vedere “dei ragazzi che convergono verso piazza San Giovanni”. In soccorso interviene Fabrizio Casinelli, direttore dell'ufficio stampa Rai, assicurando che nonostante sia stato realizzato con l'AI, lo spot non ha fatto svanire posti di lavoro: “Dietro ci sono dei creativi che l'hanno pensato e messo in pratica con un sistema nuovo”.
La parola passa ai tre cantanti che presenteranno il concerto di Piazza san Giovanni. “Dai è carino. Anche quando fu creato il computer fu criticato. Poi, l'AI può fare una canzone come Big Mama, ma solo basandosi su ciò che ho scritto non su cosa ho in testa, la mia creatività non l'avrà mai", afferma la cantante Big Mama, mentre per la collega Noemi il problema dell'AI sta nel fatto che "come tutte le cose, devono trovare uno spazio nel mondo del lavoro". Dice invece Ermal Meta: “Diciamo che il trailer era un po' patinato”, sostenendo comunque che l'AI non potrà mai sostituire la mano dell'uomo.
“Non voglio dirvi cose che non conosco. Ma mi sembra che l'AI sia stata usata a buon fine. Lo spot vi è piaciuto?", chiede infine Anversa alla platea di giornalisti. Risolini, smorfie e teste che indicano un no. Risposta di Anversa: “Eh va be, ci sta”.