Superleggera, design di Gio Ponti per Cassina, 1957. Courtesy: Gio Ponti Archives

Il salone dei giornali

Michele Masneri

Apre il Salone del Mobile: come sopravvivere agli eventi tra riviste storiche e nuovissime, da Domus a Interni a Vogue a Studio

Si avvicina il mostruoso Salone (e fuorisalone) 2018. Mentre a Roma fervono le consultazioni, Milano ridiventa per una settimana capitale morale o almeno architettonica: gli eventi che verranno comminati a milanesi e forestieri fra martedì 17 e domenica 22 saranno 1137. Nel Salone vero e proprio di Rho, vale a dire sotto la tenda vitrea di Fuksas (a Milano li usano i suoi progetti), tornano le rassegne biennali più visitate in assoluto, cioè cucina e bagno. Tutto il resto è Fuorisalone e suoi derivati: parties, aperitivi, installazioni, fino ad esaurimento scorte di Franciacorta. Chi ha una casa la affitta su Airbnb e fugge. Chi ha una camera degli ospiti subisce amicizie inaspettate. Il claim del Salone di quest’anno è: “Emozione, Impresa, Qualità, Progetto, Sistema, Giovani, Comunicazione, Cultura”. Non si sa cosa vuol dire, ma suona bene. Per destreggiarsi tra eventi, performance, romani a Milano ormai mimetizzati (i romani sono i nuovi pugliesi), per avere almeno un filo conduttore, un’idea: puntare sulle riviste. A Milano anche i giornali rifulgono di vita, infatti.

  

Interni, diretta da Gilda Bojardi, quest’anno rende omaggio al 1968 con un allegato e una mostra-evento curata da Francesca Molteni, autrice anche di raffinati documentari sul design. “68 oggetti e progetti per un nuovo mondo”, proiettato al Palazzo del cinema Anteo.

  

La Galleria Corso Como 10 celebra invece un altro fondamentale anniversario: “Domus 90. Gio Ponti” con una selezione di pezzi pontiani, a partire dai materiali d’archivio, da domenica 15. Il giorno dopo invece, alle 22, nel bellissimo Planetario progettato da Piero Portaluppi, Michele De Lucchi e Walter Mariotti presentano il numero di aprile di Domus dedicato al silenzio, dialogando con Massimo Recalcati e Fabio Peri.

 

De Lucchi campeggia poi in copertina al numero di aprile di Rivista Studio. Il magazine fondato da Federico Sarica lo presenta allo spazio Lineapelle, in via Brisa 2, il 18 aprile. Anche quest’anno proseguono poi gli “Icon Design Talks”: sei giorni di incontri alla Microsoft House, quella col tetto a punta in coabitazione con la Fondazione Feltrinelli: qui, va in scena un Bilderberg del design con: David Adjaye, Patricia Urquiola, Konstantin Grcic, Ron Gilad, Hans Ulrich Obrist, Stefano Boeri, Giulio Cappellini, Guido Canali, Mario Cucinella e Studio Formafantasma.

  

Abitare, fondato nel 1961, e diretto da Silvia Botti, esce poi in versione tutta rinnovata, e prevede una serie di incontri, tra cui quello con l’architetto Steven Holl (sala Buzzati).

  

Infine, Vogue Italia – che ha appena mandato in edicola il suo nuovo Vogue Casa - addirittura apre i suoi uffici al pubblico. Per quattro giorni, da martedì 17 a venerdì 20, sarà possibile visitare la redazione di piazzale Cadorna, che per l’occasione è stata riallestita da otto designer internazionali: Mario Bellini, Michael Bargo, Antonio Citterio e Patricia Viel, Sabine Marcelis, Faye Toogood, Patricia Urquiola, Muller Van Severen e Quincoces–Dragò.

  

Per i feticisti che volessero giocare al Diavolo veste Prada non si sa se sarà possibile visitare anche l’ex ufficio della Franca (Sozzani), attualmente occupato dal giovane nuovo direttore Emanuele Farneti.

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