Post industriale francescano
“Universo Assisi”, la manifestazione di Joseph Grima fino a domenica
Fino a domenica va in scena “Universo Assisi”, un festival che mostra un po’ l’altro lato della medaglia della città patrimonio Unesco umbra. Non si celebrano infatti San Francesco o Giotto e insomma il medioevo, ma i suoi luoghi e spazi dismessi contemporanei come l’ex Montecatini, in attesa di un nuovo re-cycle che è l’ultima tendenza architettonica, vedi fondazione Prada a Milano, ex stabilimento di status siderale a firma Rem Koolhaas. E proprio l’architetto olandese aveva battezzato la prima edizione dello scorso anno con l’incontro amarcord con i Superstudio (Adolfo Natalini, Cristiano Toraldo di Francia, Gianpiero Frassinelli) che non vedeva da 30 anni, ma ha sempre dichiarato come sua prima fonte d’ispirazione. La regia di tutto è affidata Joseph Grima, direttore della manifestazione nonché assisano doc sebbene di genitori inglesi trasferitisi negli anni ’70 con un camper qui al centro dell’Umbria. Grima, ex direttore di “Domus”, già direttore artistico vittorioso della candidatura di Matera a capitale culturale europea 2019, oggi è creative director della Design Academy di Eindhoven nonché curatore per il settore design, moda e artigianato della nuova Triennale. Nonostante l’agenda fittissima, Grima dedica l’estate alla sua Assisi dove ha portato Bjarke Ingels, archistar danese trapiantata a New York, che ultimamente sta collaborando molto con Google sia per i suoi uffici a Londra sia per dei nuovi blocchi a Sunnyvale, in California, con dei tetti terrazzati di alberelli. Fra gli altri ospiti architetti (Azzurra Muzzonigro), designer (Patricia Urquiola), scrittori (Gianluigi Ricuperati), musicisti (Michael Nyman), fotografi (Antonio Ottomanelli) e anche attori (Michele Placido con l’anonima frottolisti).