Davanti alla Leica

Michele Masneri

In mostra a Trieste le celebrità fotografate da Terry O'Neill

Sei sezioni: “Top model”, “Politici, sovrani e sportivi”, “Gli anni Sessanta”, “Gli anni Settanta”, “Hollywood e gli anni Ottanta”, “Star del pop e del rock”. Attraverso 65 immagini a colori e in bianco e nero, la mostra “Stars. Ritratti fotografici di Terry O’Neill” apre oggi al Magazzino delle Idee a Trieste. Retrospettiva del fotografo britannico delle celebrità, a cura di Cristina Carrillo de Albornoz, la mostra racconta Terry O’Neill e il suo modo di fotografare leggende varie che hanno dominato la scena musicale e non solo degli anni 60 e 70. Le grandi star come David Bowie ed Elton John, gli esordi dei Rolling Stones e dei Beatles, i retroscena delle riprese di James Bond, e poi Pelé, Mandela, Churchill. Faye Dunaway sfatta al Beverly Hills Hotel dopo la notte in cui vinse l’Oscar. Chiunque avesse insomma una rilevanza local o global. “Ricordo che Ringo voleva aprire un salone da barbiere, mentre George raccontava come sua madre desiderasse vederlo diventare impiegato di banca. Di Mick Jagger dicevamo: figurati se a quarant’anni starà ancora cantando, e invece”: sono alcuni dei suoi ricordi, di quando poi diventò lui stesso – come sempre accade – una celebrità, “il ragazzo con la Leica 35 mm”.

 

Nato a Londra nel 1938, O’Neill iniziò a fotografare nel pieno della swinging London. Nel 1963, per il giornale Daily Sketch, realizzò nel cortile degli studi di Abbey Road la prima fotografia dei Beatles: il primo ritratto del gruppo mai pubblicato e, allo stesso tempo, la prima volta in cui una band appariva sulla prima pagina di un giornale britannico. “Ho avuto molta fortuna. Mi sono trovato nel posto giusto al momento giusto”, ricorda adesso lui con molto understatement.

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