Tutta colpa dei Radicali
Trionfa il design, crolla l’architettura. Un libro di Gian Piero Frassinelli
Continua il boom del design: sia nel senso industriale produttivo che fa capo al Salone del mobile milanese sia nelle iscrizioni a master e corsi universitari; mentre parallelamente crollano quelle ad architettura. La responsabilità di questa nouvelle vague è senz'altro degli architetti radicali, gli scapestrati fiorentini che fecero la disruption dell'architettura italiana mezzo secolo fa: Superstudio, Archizoom, Ufo, Zziggurat, 9999, Remo Buti e Gianni Pettena. I nostri eroi finirono in massa nel mondo del design, vivendo la stagione degli anni '80 trasferendosi a Milano in parallelo al gruppo Memphis di Ettore Sottsass, il loro fratello maggiore, ottenendo alcuni giustamente la luce dei riflettori come Andrea Branzi. Altri, più schivi e timidi come Gian Piero Frassinelli, sono rimasti a Firenze coltivando gli antichi interessi fino a oggi, sottotraccia. L'ex Superstudio pubblica ora “Design e antropologia” (Quodlibet 22 euro), che raccoglie i suoi studi successivi.
Come scrive il curatore del libro, Gianfranco Bombaci, “il lavoro di Frassinelli rappresenta un percorso di straordinaria coerenza, alla ricerca di una progettazione che, a qualsiasi scala, potesse confrontarsi direttamente con l’uomo come ‘animale sociale’, con le sue esigenze, con i suoi comportamenti primari, con il suo sistema di oggetti che è anche espressione delle sue strutture sociali”.
La prima presentazione avverrà stasera a Parigi, nella discoteca allestita da David Lynch, il club Silencio (142, rue Montmartre, ore 19) su invito della École Nationale Supérieure d'Architecture de Versailles, dove Frassinelli dialogherà con Manuel Orazi e il prof. Emanuele Quinz dell'EnsadLAb / Ecole nationale supérieure des Arts décoratifs.