Cinquestelle di cittadinanza
Riapre a Roma l’Hotel de La Ville. Con tre ristoranti e bar “di quartiere”
Dopo due anni di lavori ha riaperto ieri a Roma il De la Ville, glorioso albergone extralusso in via Sistina, a pochi passi da piazza di Spagna. Secondo hotel nella capitale di Rocco Forte, l’araldico-muscolare imprenditore angloitaliano che già possiede il non lontano De Russie, il De La Ville, ristrutturato dall’architetto Tommaso Ziffer, offre 104 stanze e suite compresa quella megagalattica all’ottavo piano con ascensore privato e una spa che si annuncia come la meglio di Roma. Oltre a un giardino all’italiana e a sei tra bar e ristoranti a partire da una “trattoria-bar di quartiere”, al piano strada, supervisionata da Fulvio Pierangelini, quello del Gambero Rosso di San Vincenzo, che è il food czar degli hotel Forte. Qui, i sei avamposti cibari del nuovo hotel saranno scalabili, a partire dalla trattoria Da Sistina, con prezzi non micidiali, in modo da attirare folle local e non necessariamente alberghiere.
Rocco Forte raddoppia così a Roma e rafforza i legami a chilometri zero; oltre ad avere una moglie romana, ha qui le sue origini: la dinastia arriva da Mortale (sic), frazione di Casalattico, il paese ciociaro da cui in tantissimi emigrarono in Gran Bretagna e da cui partì suo padre per fare fortuna (e la fece), fino ad arrivare a una catena con 800 alberghi, poi scalata negli anni Novanta con un takeover ostile da cinema. Nel 1997 Forte jr ha rimesso su un gruppo tutto da solo, di arrembante successo. Puntando in particolare sull’Italia (che ricambia: quattro anni fa Cdp ha investito nel gruppo Forte Hotels 76 milioni, pari a oltre il 20 per cento della società). E Mortale intanto è stato rinominato Monforte.