Ha salvato almeno tre generazioni di suoi elettori dal colesterolo, ed è strano che con tutte le onorificenze rifilate a cantanti e cuochi il Partito democratico americano non gliene abbia mai data una. Joseph Coulombe, il fondatore della catena di supermercati- gourmet “Trader Joe”, è morto venerdì scorso a Pasadena, California, dove aveva aperto il suo primo negozio nel 1967, epoca aurea della grande distribuzione. Come sa chiunque abbia vissuto negli Stati Uniti, Trader Joe, con i suoi interni poveri ma dignitosi e le varietà di riso basmati e le spezie e l’olio italiano, rappresenta la salvezza casalinga, una via di mezzo tra i terrificanti ma economici Safeway, e i libidinosi ma proibitivi Whole Foods. “Clienti sovraeducati e sottopagati”, era il suo target, cioè noi insomma, la solita fascia alta dei morti di fame.
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