Non c’è solo il turismo di massa a esser stato rovinato dal Covid. Una sottospecie molto elegante e di nicchia – resa improvvisamente lugubre e sconveniente - è quella cimiteriale: luoghi monumentali, depositari di fascino non solo romantico ma a volte anche paesaggistico, specie quelli nordeuropei che somigliano più a parchi (rinomatissimi i picnic tombali al cimitero di Copenhagen). Chi, a Parigi, non è mai stato a portare un fiore sulla tomba di Chopin, Modigliani, Proust, Colette, Jim Morrison o della Callas? Nel Famedio del Monumentale di Milano riposano invece, fra gli altri, Manzoni, Guido Crepax, Dario Fo e Franca Rame, Giorgio Gaber, Enzo Jannacci. All’Acattolico di Roma, Gramsci, Keats, e tutto un generone assai chic (secondo Oscar Wilde l’Acattolico è il vero, unico luogo sacro di Roma).
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE