Restaurata l’opera romana simbolo di Brescia, in un museo dall’allestimento nuovo di zecca, con opere contemporanee nel metrò
La Vittoria alata torna a Brescia dopo due anni di restauri. La statuona identitaria della città lombarda, amata dal Carducci che la celebrò nell’ode “Alla Vittoria”, (quella del “Brescia la forte, Brescia la ferrea, Brescia leonessa d’Italia beverata nel sangue nemico”) torna tirata a lucido in un nuovo fiammante museo nel centro storico di Brescia. Ammirata da D’Annunzio che aveva delle teorie tutte sue a proposito, e da Napoleone III che ne volle una copia, torna in esposizione nel Capitolium (sito Unesco, il foro romano di Brescia; sì, Brescia ha un foro romano, i più provocatori dicono che è meglio di quello di Roma: è un tempio, e non un mercato; e qui, genius loci spiritual-guerresco della città poi di Papa Montini. Di sicuro questo foro è tenuto meglio e con le sue piazze rinascimentali intorno è di più araldica perfezione, comunque).
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