Gazebo, case mobili, pergole, o semplici tavolini conficcati fra le rotaie dei tram. Le microarchitetture mobili (e spontanee) che stanno cambiando le nostre città.
Tavolini, poltroncine, sgabelli. E tendoni, gazebo, pergolati, case mobili, perfino piccoli boschetti di bambù. Il weekend aperturista appena trascorso, quello in cui tutte le zone sono erano grigie, quello che, complice l’aria di primavera e la fioritura di Draghi, ha portato tutti in strada a festeggiare come un ferragosto o un capodanno, ha visto finalmente il pieno utilizzo anche delle numerose e composite infrastrutture che sono sorte in questi mesi in un caso di architettura spontanea delle più interessanti.
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