Foto LaPresse

Terrazzo - italics

Monferrato, arte e mondanità

Camilla Baresani

Valorizzare le eccellenze e i piccoli borghi italiani. Il progetto di alcuni galleristi italiani. Panorama, una mostra diffusa di 4 giorni, tra architetture locali e installazioni di arte antiquaria e contemporanea

Come gentrificare, turisticamente parlando, porzioni di paesaggio italiano poco conosciute, fuori dalla rotta delle località sempre citate sui giornali, inadatte all’esecrato overtourism e non frequentate da celebrity da rotocalco? L’intento se lo sono assunto una settantina di primari galleristi italiani che, grazie all’impulso di Lorenzo Fiaschi di Galleria Continua di san Gimignano, danno vita al consorzio Italics. L’obiettivo comune è la valorizzazione dei territori e delle eccellenze del nostro Paese, da raggiungere coinvolgendo istituzioni culturali, musei, fondazioni e, naturalmente, le strutture turistiche. Una volta all’anno Italics organizza Panorama, una mostra diffusa di 4 giorni, tra architetture locali e installazioni di arte antiquaria e contemporanea.

Dopo le prime tre edizioni, a Procida, Monopoli e L’Aquila, è appena terminato Panorama 2024, che si è svolto in quattro paesi del Monferrato: Camagna, Vignale, Montemagno e Castagnola. Trasformati da luoghi turisticamente negletti in soggetti di centralità culturale e paesaggistica, grazie alla brillante curatela di Carlo Falciani, storico dell’arte specialista di manierismo toscano e appassionato di contemporaneo. Falciani ha costruito 4 capitoli tematici e geografici sulla traccia del cinquecentesco La “Civil conversazione” di Stefano Guazzo, testo che, sull’onda di quella civiltà della conversazione messa in scena da Baldassarre Castiglione, in 4 volumi teorizza l’importanza del dialogo come motore dello sviluppo etico e sociale. Best seller europeo tradotto in inglese, francese e latino ha suggerito il tema di ognuna delle 4 tappe.

A Camagna, Lavoro e radici; a Vignale, Ritratto e identità; a Montemagno Caducità e morte (anche in riferimento al dramma delle morti per amianto dell’Eternit di Casale Monferrato); a Castagnole, Sacralità dell’arte, anche laica. Le opere, tra cui diverse scenografiche installazioni ambientali di grandi dimensioni, dialogavano tra di loro e con le sedi prescelte: il Loggiato del Palazzo Comunale, la via dei Martiri e l’ex Cottolengo di Camagna; Palazzo Callori, il suo teatro e la Chiesa dei Battuti a Vignale; il Castello e i Voltoni della Scalea Barocca a Montemagno; la Chiesa dell’Annunziata, la Casa della Maestra e l’ex Asilo Regina Elena a Castagnole. A chiusura del percorso tra colline, borghi e opere d’arte, una spettacolare installazione nell’Asilo di Castagnole: Passi Ex Asilo Regina Elena, un pavimento di specchi rotti in cui si rifletteva il paesaggio campestre del Monferrato, opera di Alfredo Pirri. Pur senza più le opere di Panorama, l’invito è a replicare il tour nell’armonia di paesaggi e architetture.

Grande successo con orde di galleristi e collezionisti e appassionati approdati da tutta Europa, anche grazie alla centralità logistica del Monferrato. Per giunta, la vicinanza a Milano ha conferito un’impronta di inevitabile mondanità alla gita artistica. Indimenticabili anche i sublimi buffet organizzati nella sua dimora di Camagna da Noris Morano, nostra Signora della comunicazione, nonché moglie del re degli antiquari Carlo Orsi, presidente dell’Associazione degli amici di Brera e tra i fondatori di Italics.

Di più su questi argomenti: