Ultras romanisti assolti, ma non lo leggerete nell'Amaca di Michele Serra

Alessandro Giuli
 

    Assolti per non aver commesso il fatto: quattro tifosi della Roma accusati di concorso in interruzione di pubblico servizio “per aver azionato il freno di emergenza del treno numero 951 in partenza dalla stazione Termini di Roma e diretto a Lecce con alcune centinaia di tifosi giallorossi, alle ore 00.50 del 31 ottobre del 2010”. Una sosta di due minuti: per chi abbia viaggiato in trasferta dentro uno dei vecchi treni speciali è come se non fosse accaduto nulla; per chi prenda ancora oggi il treno si tratta di una pausa ben inferiore a quelle provocate dalle ordinarie disfunzioni. Pfui. Eppure il pm reclamava per i quattro imputati una condanna a dieci mesi, malgrado l’assenza di un verbale d’identificazione da parte della Polfer e malgrado vari testimoni avessero scagionato gli imputati. Ci sono voluti cinque anni, cinque anni di gogna giudiziaria. Per non dire del Daspo subìto. Sui giornaloni non leggerete questa notizia che si perde nel mare grande della delegittimazione cruenta d’un mondo che scompare. Michele Serra non ci scriverà mai un’Amaca, lui non sa cosa siano le curve e i loro abitanti di cui pure scrive con tanta foga accusatoria. Ultimo Stadio, invece, esiste anche per questo.