La Germania e i suoi soldati di sventura. Il problema di un esercito guardato male
Gli aerei non volano. Le navi e i sottomarini non navigano. Manca tutto: dalle munizioni alle mutande. Politico Europe analizza le missioni della Bundeswehr e il ruolo nella Nato
Gli aerei non volano. Le navi e i sottomarini non navigano. Manca tutto: dalle munizioni alle mutande”. Questo scrive Matthew Karnitsching su Politico Europe a proposito dell’esercito tedesco. “Un tempo la Germania era una delle potenze militari più temute al mondo, ma oggi l’esercito tedesco assomiglia più a una brigata dei vigili del fuoco che a una macchina militare. In un viaggio recente in Lituania, dove 450 soldati tedeschi sono distaccati in un’operazione della Nato per controllare i confini con la Russia, alcuni ufficiali americani sono rimasti sorpresi nel vedere i soldati della Bundeswehr che si parlavano con dei telefoni cellulari, perché erano terminate le scorte di apparecchi radiofonici protetti.
Meno del 20 per cento dei 68 aerei da combattimento e meno del 30 per cento dei jet Eurofighter riuscivano a volare nel 2018. I piloti stanno lasciando il loro incarico perché non riescono più a fare il loro lavoro. ‘Ovunque ti giri, c’è qualcosa che non funziona’, ha detto un alto ufficiale tedesco nel quartier generale della Bundeswehr a Berlino. L’esercito tedesco è in pessime condizioni da molto tempo, ma una serie di rivelazioni suggeriscono che le condizioni reali sono anche peggiori di quanto pensino i più pessimisti. Le richieste del presidente americano Trump alla Germania di spendere maggiori fondi per la difesa e di contribuire di più al budget della Nato, hanno trasformato l’esercito tedesco in una questione di primo piano.
I militari tedeschi spazzano la neve dai tetti di un piccolo villaggio in Baviera (Foto LaPresse)
Resta ancora da capire se il governo di Angela Merkel sia in grado di affrontare questi problemi. La coalizione di centrodestra della Merkel ha controllato il ministero della Difesa negli ultimi 15 anni, e molti critici attribuiscono al partito di governo le responsabilità per i problemi della Bundeswehr. Il ministro della Difesa, Ursula von der Leyen, ha detto che ‘non si può rimediare a 25 anni di tagli in tempi brevi‘. Nelle ultime settimane, Von der Leyen è stata al centro delle polemiche perché ha dato centinaia di milioni di euro ad alcune grosse società di consulenza, tra cui McKinsey e Accenture, per risolvere i guai dell’esercito. Visti i risultati, questi consulenti hanno poco di cui vantarsi.
Molti tedeschi sono indifferenti ai problemi della Bundeswehr. Eppure, c’è stata una vicenda che ha coinvolto il Gorch Fock, la nave scuola della marina tedesca, che ha catturato l’attenzione dell’opinione pubblica. La nave, costruita nel 1958 per istruire una nuova generazione di marinai tedeschi, è un simbolo della potenza militare della Germania. Lo status iconico della nave è una delle ragioni per cui pochi si sono dichiarati contrari ai lavori di ammodernamento iniziati nel 2015. Tuttavia, il costo dei lavori è salito dai 10 milioni di euro iniziali a 135 milioni, secondo le ultime stime.
Gli ufficiali della Bundeswehr spiegano che i problemi dell’imbarcazione sono diventati visibili solo quando è stata tirata a secco, ma in pochi ci credono. La Gorth Fock è “un sintomo dei problemi della Bundeswehr”, ha detto il deputato socialdemocratico Bartels: ‘Impieghiamo troppo tempo e troppi soldi per fare tutto, e nessuno si prende la responsabilità per le proprie azioni’. Da un giorno all’altro, la nave è passata dall’essere un motivo di orgoglio a uno scherzo. Questa è una metafora adatta anche al personale politico tedesco. L’attenzione del governo ai temi della sicurezza è molto limitata: i cittadini e i politici sembrano ignorare i rischi per il paese.
La Germania affronta minacce alla propria sicurezza sia dalla Russia che dalla Cina, ma a Berlino in pochi se ne rendono conto. La maggior parte dei media descrive gli Stati Uniti come una minaccia per la sicurezza al pari della Russia. L’opinione pubblica si è mossa nella stessa direzione. Il dibattito sulla sicurezza è manovrato da alcuni analisti dei think tank che sembrano trascorrere la gran parte del loro tempo su Twitter a preoccuparsi se Trump staccherà la spina alla Nato oppure no. Molti tedeschi credono che la Cina sia un partner più affidabile dell’America, secondo i dati di un sondaggio pubblicato la scorsa settimana. L’ottanta per cento degli intervistati considera i rapporti tra Germania e America come un fatto negativo. In questo clima, è facile dimenticarsi che gli Stati Uniti hanno circa 33 mila uomini in Germania e che Washington ha garantito la sicurezza tedesca dalla fine della Seconda guerra mondiale in poi. La sicurezza della Germania dipende anche dallo scudo nucleare degli Stati Uniti.
Ciò nonostante, alcuni esponenti del Partito socialdemocratico, ovvero l’alleato di Angela Merkel al governo, hanno messo in dubbio la cooperazione nucleare con gli Stati Uniti. Il partito cristiano-democratico della Merkel rimane a favore dell’alleanza nucleare con gli Stati Uniti, e ogni tentativo di comprometterla potrebbe fare precipitare il governo. Tuttavia, la retorica dei socialdemocratici mostra lo scetticismo dei tedeschi per tutto ciò che ha a che fare con l’esercito. Questo atteggiamento potrebbe essere radicato nella storia del Ventesimo secolo; ma è chiaro che decenni di protezione americana potrebbe avere dato al paese un finto senso di sicurezza.
I politici non hanno alcun interesse a riconoscere l’esercito come un’istituzione democratica. Il fatto che la Bundeswehr sia attiva in alcune zone di guerra come il Mali o l’Afghanistan riceve poca attenzione. In un paese in cui il servizio militare non ha alcun onore, il destino dei soldati non preoccupa nessuno. A Berlino e in altre città della Germania, i militari preferiscono non indossare la divisa quando vanno al lavoro perché hanno paura di essere guardati male. La Merkel ultimamente ha mostrato poco amore per la Bundeswehr, anche se questo esula dal problema fondamentale. La cancelliera è sull’orlo del tramonto, quindi sarà eventualmente il suo successore a dover rimettere in ordine l’esercito. Fino a quel punto, l’ipotesi di un esercito europeo ha la stessa probabilità di decollare di un aereo della flotta tedesca”.
Il Foglio internazionale