L'islam fa paura all'Eliseo
Una spiegazione alle scelte contraddittorie in politica estera
Questo articolo è stato pubblicato sul Foglio Internazionale. Ogni lunedì due pagine a cura di Giulio Meotti con segnalazioni dalla stampa estera e punti di vista che nessun altro vi farà leggere
"Cosa spinge la politica estera di Macron?”, si domanda Bruno Maçães su Politico Europe: “Il presidente francese vede l’Europa in chiave geopolitica, e spera che sia in grado di affrontare un mondo sempre più pericoloso. Ma resta difficile capire i motivi per cui ha bloccato il processo di adesione dell’Albania e della Macedonia del nord, consegnando i Balcani occidentali alla Russia e alla Cina su un piatto d’argento”. Tempo fa Macron sosteneva un ritorno ai valori liberali e democratici dell’Europa, mentre oggi si vanta della sua amicizia con Orbán. Il presidente francese ribadiva che la Russia era agli antipodi della civiltà occidentale, ma ora sostiene il contrario. Molti osservatori sono rimasti confusi dalle sue scelte contraddittorie in tema di politica estera e sono emerse varie teorie per spiegare la sua strategia. C’è chi sostiene che i piani di Macron non hanno alcun senso logico, e che il presidente cerca di catturare l’attenzione mediatica prendendo delle posizioni inaspettate. Altri dicono che, pur non essendo un volgare islamofobo, Macron sembra convinto che l’Europa stia per essere assorbita dall’islam. Maçães spiega che gli ultimi avvenimenti puntano verso la stessa direzione. Perché la Francia ha posto il veto sulla candidatura dei Balcani occidentali a entrare nell’Ue senza proporre alcuna riforma al processo di adesione? Molti osservatori sono giunti alla stessa conclusione: il vero motivo è che l’Albania è un paese a maggioranza musulmana mentre la Macedonia del nord ha una minoranza islamica molto attiva. Macron ha parlato molto della Turchia nell’intervista all’Economist ma quando gli è stato chiesto se la Francia fosse obbligata a difendere altri paesi della Nato in caso di aggressione ha incredibilmente risposto di non sapere. Perché no? Perché altrimenti in futuro potrebbe essere costretto a proteggere la Turchia, un’ipotesi che considera più o meno assurda.
Infine, che dire della Russia? Non ci sono segni concreti dell’affinità tra Europa e Russia di cui parla Macron. Il disprezzo di Vladimir Putin per i diritti umani e il ricorso al conflitto armato semmai indicano il contrario. Può darsi che Macron ragioni in termini di grandi civiltà, e immagina un mondo cristiano che si estende da Lisbona a Vladivostok per fronteggiare le culture rivali rappresentate da Cina, India e islam. Forse la Francia è così spostata a destra sul tema dell’islam che Macron si sente tentato – o costretto – ad adeguarsi. “Macron forse crede che l’Islam non può più essere assimilato nella società francese – conclude Politico – oppure viene spinto dalla ricerca del consenso in vista delle elezioni locali dell’anno prossimo”.
Questo articolo è stato pubblicato su Politico il 12 dicembre
Il Foglio internazionale