L'incompetenza della Cina ha trasformato il Covid-19 in una pandemia mondiale
Dall’insabbiamento delle prove al mancato blocco dei voli internazionali, Niall Ferguson propone sei domande per Xi Jinping, scrive il Sunday Times (5/4)
Nel romanzo di fantascienza ‘Il problema dei tre corpi’ di Liu Cixin, la Cina prima crea e poi risolve una minaccia esistenziale per l’umanità”, scrive Niall Ferguson. “Pensavo fosse una strana trama quando ho letto il libro l’anno scorso. Uno scienziato cinese rivela la posizione della Terra a un pianeta ostile di nome Trisolaris, ma un suo connazionale compromette il piano di invasione di Trisolaris e salva il mondo. I romanzi di fantascienza occidentali generalmente seguono una trama diversa. I cattivi (i tedeschi, i russi, i cinesi o semplicemente gli alieni) fanno i danni mentre i buoni (che parlano inglese) salvano il mondo. Leggendo il libro di Liu Cixin ho imparato che in Cina le cose funzionano diversamente. Per i cinesi è accettabile rovinare il mondo per poi salvarlo. La minaccia a cui ci troviamo di fronte oggi non è ovviamente l’invasione degli alieni. Il coronavirus non proviene dallo spazio anche se, come Trisolaris, si pone l’obiettivo di colonizzarci. I primi casi di coronavirus si sono verificati in Cina, così come i primi messaggi a Trisolaris erano stati inviati dalla Cina.
Se siete vittime dell’ossessione moderna con l’inclusione culturale e la sensibilità, potreste essere infastiditi dal fatto che Donald Trump si riferisca al Covid-19 come ‘il virus cinese’. Ma il presidente americano ha il diritto di usare questo termine così come le persone nel 1968 avevano il diritto di rivolgersi all’influenza A (H3N2) come ‘l’influenza di Hong Kong’, ovvero il luogo in cui si erano verificati i primi casi. Come nel romanzo di Cixin, la Cina ha causato il disastro del coronavirus ma oggi vuole prendersi il merito per averci salvato. Attraverso l’esportazione di tamponi (la maggior parte dei quali non funzionano) e di mascherine (la maggior parte funzionano, ma ho acquistato la mia da Taiwan, grazie mille), il governo cinese cerca di trasformare una sconfitta in una vittoria.
Il vice direttore del dipartimento di informazione del ministero degli Esteri cinese ha avuto il coraggio di sostenere la teoria complottista secondo cui il coronavirus sarebbe originato negli Stati Uniti. La cosa peggiore è che molte persone nel mondo occidentale sono così accecate dall’odio verso Trump, così corrotti dai soldi dei cinesi o, nel caso dell’Italia, così delusi dalla risposta egoista dei loro vicini europei, che finiscono per credere a queste ipocrite menzogne. Quest’anno c’è stato qualcosa di più sciocco della campagna ‘Abbraccia un cinese’ promossa del sindaco di Firenze?”.
Ferguson riassume l’assurda propaganda del Partito comunista cinese in risposta al coronavirus e propone una lista di sei domande da fare a Xi Jinping. “Primo, cosa è successo a Wuhan tale da provocare il coronavirus? Sarebbe già piuttosto grave se l’epidemia si fosse originata nei mercati che il tuo regime non ha chiuso. Ma se il contagio si fosse diffuso a causa delle inefficienze nella sede di Wuhan del Centro cinese per la prevenzione e il controllo delle malattie, sarebbe anche peggio. E’ assurdo fare ricerca su alcune epidemie potenzialmente letali come il coronavirus in una metropoli come Wuhan. Secondo, è vero che il governo di Pechino ha occultato le prove dopo che è emerso che la trasmissione del virus avveniva attraverso gli esseri umani? Oggi sappiamo che tra il 12 dicembre e la fine del mese ci sono stati 104 casi di coronavirus, che hanno generato 15 morti. Perché il governo ha ripetuto fino al 31 dicembre che non c’erano prove chiare che la trasmissione avvenisse tra esseri umani? E perché la linea ufficiale è cambiata solo il 20 gennaio? Terzo, perché il 23 gennaio hai vietato i voli dall’Hubei al resto della Cina ma non dall’Hubei al resto del mondo? Solitamente gennaio è il mese con il più alto traffico aereo dalla Cina all’Europa e all’America per i festeggiamenti del capodanno cinese. Secondo le informazioni disponibili, i voli da Wuhan a Londra, Roma, Parigi, New York e San Francisco sono proseguiti per tutto il mese di gennaio e in alcuni casi fino a febbraio. Non hai perso tempo a limitare i voli internazionali verso la Cina una volta che il Covid-19 è diventato un fenomeno globale, ma il tuo approccio è stato molto diverso quando voi avete esportato l’epidemia in occidente.
Quarto, per quale ragione il portavoce del ministero degli Esteri ha diffuso una teoria complottista falsa sui social media, e perché non è stato licenziato? Anche il vostro ambasciatore in America ha smentito la fake news. Restiamo in attesa di capire chi dei due riceverà il vostro appoggio.
Quinto, dove sono il tycoon Ren Zhiqiang e il medico di Wuhan Ai Fen, solo per citare due dei cittadini cinesi che sono scomparsi dopo avere criticato il modo in cui il governo ha gestito il Covid-19? Infine, quante persone sono state uccise dall’epidemia?
Non mi aspetto delle risposte nitide a queste domande, così come non abbiamo avuto delle risposte nitide dall’Unione sovietica dopo il disastro di Chernobyl. Ma credo che dobbiamo continuare a porci queste domande, anche solo per vaccinarci dall’altro virus proveniente dalla Cina, ovvero la disinformazione digitale che Xi ha imparato dal suo amico russo Vladimir Putin. La Cina ha un problema. Non si tratta del ‘Problema dei tre corpi’, un libro brillante che ci ricorda che gli scrittori cinesi possono produrre grande letteratura, così come i ricercatori cinesi sono capaci di prodigiose scoperte scientifiche. Lo stesso valeva per i russi che vivevano sotto il comunismo. Il problema della Cina, come quello della Russia prima del 1991, è il ‘Problema del Partito unico’. E finché un quinto dell’umanità verrà sottoposto alla volontà di un’organizzazione corrotta, senza vincoli e assetata di potere, il resto dell’umanità non potrà stare al sicuro”.
La traduzione è di Gregorio Sorgi
Un Foglio internazionale