Un Foglio Internazionale
La crisi di sistema dell'università
Non sono più fonti di conoscenza ma di politicizzazione, scrive il Wall Street Journal
Il sistema universitario dello stato della California ha recentemente annunciato che tutti gli studenti dovranno seguire un corso sugli studi etnici o la giustizia sociale”, scrive il ricercatore di Princeton Aaron Alexander Zubia sul Wall Street Journal: “L’obiettivo dichiarato è quello di dare agli studenti le conoscenze, le prospettive ampie e le abilità per risolvere i problemi più urgenti della nostra società”. Questo è solo l’ultimo segno della politicizzazione delle università americane, e non dovrebbe essere una gran sorpresa. La maggiore parte degli atenei vedono l’istruzione come un modo per perorare una forma di giustizia sociale che è in sintonia con un certo punto di vista politico. La pratica di strumentalizzare l’accesso alla conoscenza per consegnare agli studenti delle abilità ritenute utili dal mercato è in atto da molto tempo. Ora le università stanno facendo lo stesso per portare un’agenda politica e dunque cambiare fondamentalmente le nostre istituzioni sociali e politiche.
Da decenni le discipline umanistiche sono diventate progressiste. Secondo un libro di Jon A. Shields e Joshua M. Dunn, solamente il 10 per cento dei professori di queste materie sono conservatori. Zubia sostiene che questa deriva sia deleteria soprattutto per gli studenti. La strumentalizzazione delle materie umanistiche subordina la ricerca della verità al raggiungimento di alcuni risultati sociali. Questo ostacola la libera ricerca, che a sua volta ostruisce lo sviluppo del pensiero critico che sta alla base di una laurea universitaria.
La strumentalizzazione dell’istruzione – che oggi è finalizzata alla ricerca dell’utilità piuttosto che della verità – tenderà sempre di più verso l’indottrinazione. Di conseguenza ci sarà una generazione di laureati a cui mancherà ogni forma di pensiero critico e indipendente. Secondo Zubia, un’istruzione dogmatica non è un’istruzione genuina. Cicerone diceva che ‘per scoprire la verità è necessario discutere sia a favore che contro ogni argomento’. Le materie umanistiche dovrebbero prendere ispirazione da questo modello e promuovere la ricerca della verità a ogni costo. Questo principio si trova alla base del dibattito civile in una società pluralista e consente di creare dei legami con altri esseri umani, sia vivi che morti. Un paese come l’America segnato da veleni e divisioni ha bisogno di costruire questo genere di rapporti. Le università che sostengono questo principio possono aiutarci a costruire dei legami piuttosto che inasprire le ostilità tra ricchi e poveri, conservatori e liberal, bianchi e neri. “Per fare ciò, conclude Zubia, dovranno smetterla di provare a trasformare gli studenti in risolutori di problemi e invece consentire loro di usare liberamente il proprio giudizio, con l’aiuto delle più grandi opere del passato”.
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