La candidata perfetta
Greer Hendricks e Sarah Pekkanen
Piemme, 432 pp., 19,90 euro
Jessica Farris è stata sempre una ragazza risoluta e l’ironia, ma ancora di più l’istinto e lo spirito d’osservazione, l’hanno sempre contraddistinta assieme a un desiderio d’indipendenza economica. Il suo lavoro da truccatrice, però, non le fa dormire sonni tranquilli, perché saltuario e poco redditizio, ma quando sente i suoi genitori al telefono, rimasti in Pennsylvania con sua sorella Becky, malata da tempo, dice che va sempre tutto bene, perché tanto sono lontani – non solo fisicamente – da quella frenesia e da quelle difficoltà che solo una metropoli come New York riesce a offrire e a causare. Vive in un monolocale nel Lower East Side, si veste sempre di nero “per risparmiare di dover abbinare ogni mattina i colori”, ma soprattutto perché “dà una vaga idea di autorità”; è spesso sola e passa le sue serate alternando i giochi con Leo, il suo terrier meticcio, alle pulizie dei pennelli per togliere residui di trucco. Insomma, nulla di sensazionale, non c’è che dire. Non ha mai temuto gli estranei, ma sin da piccola ha imparato che “a volte sono le facce conosciute a farti più male”. Sarà per questo, forse, oltre che per soldi, che un giorno, senza saperne nulla, decide di aderire al progetto di un certo dottor Shields, psichiatra della New York University, un test dedicato all’etica e alla morale da fare rinchiusa per due ore nell’aula 214, dove c’è soltanto lei, il Soggetto 52, e un computer acceso.
Garantendo sincerità assoluta, dovrà rispondere a domande del tipo: “Sei capace di mentire senza sentirti in colpa?”, “Se amassi davvero qualcuno, sacrificheresti la tua vita per la sua?”, e molte altre. Un esperimento a cui hanno già partecipato altre persone prima di lei, ma a differenza sua e di un collega (il Soggetto 5), l’hanno fatto tutte una sola volta. Hanno risposto, sono state pagate cinquecento dollari e poi cordialmente salutate. Lei no. Lei viene richiamata, conoscerà quel medico di cui non vi sveliamo l’identità, risponderà a domande che diventeranno sempre più personali e pericolose e da candidata perfetta quale è, avrà sempre più dubbi e paure. Il gioco è iniziato, lei ne è la protagonista (in)consapevole e tirarsi indietro da quella rete di ossessione sembra oramai impossibile.
Dopo La moglie tra di noi (Piemme 2018), bestseller internazionale venduto in trentacinque paesi, Sarah Pekkanen e Greer Hendricks, duo di autrici ed editor americane, tornano con questo nuovo thriller psicologico diviso in tre parti costruite secondo un climax ascendente. Sospendete ogni tipo di giudizio voi che leggete, questa è la regola. C’è sempre una ragione dietro tutto ciò che facciamo, anche se, a volte, vorremmo nasconderla anche a chi ci conosce bene, persino a noi stessi. E’ vero che la fiducia è una componente essenziale di ogni relazione seria, ma è anche vero che esistere nell’incertezza può essere davvero tormentoso.
Greer Hendricks e Sarah Pekkanen
Piemme, 432 pp., 19,90 euro
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