Il tempo umano
Recensione del libro di Giorgio Nisini edito da Harper Collins (432 pp., 19 euro)
Quando Tommaso si accorge di Beatrice e inizia a considerarla in maniera diversa, lui è un giovane professore universitario e lei la sua ex studentessa. La osserva al supermercato nell’atto di abbassarsi per raccogliere qualcosa, lasciando così intravedere le mutandine viola, un’immagine che lo porterà a spingersi “più in là”, non come quella volta con Francesca, la ragazzina di cui era innamorato e a cui non riuscì a dare neanche un bacio. All’epoca, però, aveva otto anni e i sogni restavano “ingenui e pieni di purezza”. Questa volta sente invece quel coltello con cui frugare dentro se stessi che per Kafka era l’amore e decide di agire subito. Inizia a frequentarla e accetta di conoscere la famiglia di lei, in particolare il padre – il ricco fondatore di un’azienda italiana di orologi di lusso – va nella loro grande villa nel cuore delle colline laziali e si imbatte in Maria – la sorella di lei – sfrontata quanto irriverente, ed è a quel punto che inizieranno i problemi. Tommaso scopre così che l’amore “esaspera, perseguita, pone in una condizione di emergenza” ed è lui per primo ad attraversarne e a conoscerne la purezza, ma anche il peccato e l’espiazione fino a un possibile, eventuale, ritorno. Il problema, però, è sempre il tempo, altro grande protagonista di questo romanzo con cui Giorgio Nisini, scrittore, saggista e direttore del Caffeina Festival a Viterbo e dell’Emporio Letterario di Pienza, torna nelle librerie dopo il fortunato La lottatrice di sumo (Fazi, 2015). Il tempo regola la nostra esistenza e ne scandisce ogni secondo, proprio come le lancette degli orologi di cui Alfredo Del Nord, il papà delle due fanciulle – un uomo che sa creare l’occasione al talento, sa prefigurarlo come anticiparlo – colleziona in maniera ossessiva prima ancora di commerciarli. Il primo orologio, quasi sempre ricevuto in dono, non si scorda mai, ma se ha una scritta in latino difficile da decifrare, lo sarà ancora di più. Nella vita possono saltare schemi e propositi e l’agire di questi due uomini lo dimostra, anche perché, a ben vedere, nella maggior parte dei casi, ciò che conta davvero è la propensione al desiderio – qualunque esso sia – più che l’esperienza. Tommaso e Alfredo sono messi a confronto in un gioco in cui si alternano emozioni differenti, atteggiamenti, scelte, rinunce, rivalità, sessualità, confessioni e ambiguità tali che i loro due mondi sono molto più vicini di quanto si pensi, soprattutto poi in una provincia che, quando ci si mette, può essere spietata. Se è vero che il tempo è il solo modo per misurare il cambiamento, non bisogna però dimenticare che è anche l’unico capace di scoprire la verità che non sempre fa bene. L’essenza della vita, insegna Nisini con questa storia travolgente, è dentro di noi come fosse essa stessa un meccanismo e saperla cogliere e interpretare non è mai semplice. Affidarsi al tempo, regolarlo e adattarlo alla nostra misura psicologica può esserci d’aiuto. Basta solo volerlo.
Il tempo umano
Giorgio Nisini
Harper Collins, 432 pp., 19 euro
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