Uno era il Maigret, l'altro il Poirot della critica letteraria: non la mediazione tra opera e pubblico, ma tra un testo e ciò che il testo non è
Un mese fa è morto Mario Lavagetto, e gli estensori dei coccodrilli sono tornati a interrogarsi sul destino malinconico degli studi letterari. Poco tempo prima, la stessa domanda si era insinuata tra gli omaggi tributati a Francesco Orlando nel decennale della scomparsa. Questi due elegantissimi interpreti della letteratura si accostavano ai testi con la lente di Freud. Ma la usavano in modo diverso. “Sarebbe bravo, peccato non si sia fatto psicoanalizzare”, pare dicesse Orlando di Lavagetto. “Sarebbe bravo, peccato si sia fatto psicoanalizzare”, pare dicesse Lavagetto di Orlando.
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