Una Fogliata di Libri
Il mare sottosopra
La recensione del libro di Marie Darrieussecq (Einaudi, 170 pp., 18 euro)
C’è un’autrice contemporanea che, libro dopo libro, si dimostra capace di raccontare senza buonismi e moralismi di sorta gli emarginati e i reietti, coloro che si muovono ai margini dell’inquadratura del mondo. Lei si chiama Marie Darrieussecq e nel suo nuovo romanzo tesse una trama di incastri esistenziali attorno alla crisi dei migranti. E’ un libro fatto di coincidenze e di scelte che si incendia con la storia del fortuito incontro fra Rose e Younès. Lei è in crociera nel Mediterraneo con i due figli; un viaggio per staccare dalla routine e da un matrimonio sull’orlo del fallimento, anche a causa della passione per l’alcol del consorte. Certo, la realtà li attende una volta sbarcati a terra – dovranno lasciare Parigi, sempre più cara, riparando in provincia – ma intanto c’è il mare e quel tempo sospeso sopra una nave che porta a spasso migliaia di passeggeri, ciascuno ostaggio dei propri pensieri. E d’un tratto incrociano la rotta di un barcone: nel cuore della notte, ecco i migranti con i loro visi smunti e le facce terrorizzate, soccorsi e subito celati alla vista, riposti nel cuore dell’imbarcazione.
Tutto è destinato a tornare nei binari della normalità, presto verranno sbarcati e l’equipaggio si adopera perché quel tempo sospeso continui a far sognare i passeggeri paganti. Ma Rose, di slancio, prende dalla propria cabina dell’acqua, uno zaino, un parka e soprattutto lo smartphone del figlio, affidando tutto nelle mani di Younès, un migrante in fuga dal Niger, un giovane uomo mai visto prima che ha incrociato sul ponte in una notte, sul Mediterraneo. E da qui assisteremo ad un filo rosso che corre e si dipana attraverso il mare e l’Europa, da Calais a Parigi, unendo le vite così diverse dei due protagonisti. Lei vorrebbe fare di più ma ogni volta che lui la chiama – il suo numero è registrato ancora come quello del proprio figlio ed ecco un altro figlio, incontrato sul mare, a invocare in aiuto la madre – non riesce a non rispondergli. Dal mare alla terraferma tutto è già mutato. Rose è una psicologa (proprio come l’autrice) con poteri curativi che sta attraversando una crisi di mezza età. Il punto di forza di questo bel romanzo è proprio l’atteggiamento della protagonista, né militante né disinteressata, capace di generosi slanci e potenti rimorsi; e tutto ciò viene reso dalla prosa della Darrieussecq che accelera e frena, spezzettando le frasi per dare ritmo per poi lanciarsi in assoli poetici come fa quando racconta la mescolanza di odori – carne e pesce, sudore e disperazione – o il pedinamento che Rose mette in atto fra le vie di Parigi per capire se Younès, una volta raggiunta la capitale, riesca davvero a vederla o vi si senta prigioniero. Proprio come Giona nel ventre della biblica balena.
Marie Darrieussecq
Il mare sottosopra
Einaudi, 170 pp., 16 euro