Una fogliata di libri
Latitudine 0°
La recensione del libro di Marco Lapenna (66thand2nd pp., 16 euro)
Uscito per 66thand2nd, con in assoluto una delle più belle copertine in circolazione, Latitudine 0° è l’esordio di Marco Lapenna, un giovane traduttore leccese con il vizio dei viaggi in America latina. Protagonista della storia è Gaspar Carvajal, sivigliano innamorato, che arriva in una Città del Messico “fredda, che fa uscire il sangue dal naso” sulle tracce di Nina, la sua fidanzata scomparsa. La ragazza sembra essersi volatilizzata, non si hanno più sue notizie da mesi e le ultime tracce la collocano nello studio di una psichiatra ritrovata orrendamente mutilata e strangolata da un energumeno russo fuori di testa. Transfugo errante d’occidente, simile per inquietudine all’Ismaele di Moby Dick, Carvajal – convinto che la sua bella sia stata rapita dal russo – si trasformerà così in investigatore, iniziando un cammino nel cuore di una foresta a un passo dall’abisso, chiamata “Latitudine 0°”. Il viaggio sarà lisergico, zeppo di echi conradiani e particolarmente inquietante. Natura selvaggia, vegetazione lussureggiante, pulsioni ancestrali, demoni con le sembianze di David Bowie e una serie di assurde tribù indigene sono solo alcuni degli elementi che popolano l’immaginario rappresentato da Lapenna in questo scritto, metà noir metà romanzo d’avventura che, se da un lato appare ancora in evoluzione dal punto di vista prettamente linguistico, dall’altro è straordinariamente ricco in quanto a suggestioni e riferimenti.
Risaltano i personaggi schizofrenici che compongono le sei grandi colonie, organizzate in rigidissime gerarchie, popolate da indios psicopatici, da mistici sclerotici, da duchi e duchesse, ma anche da pària accompagnati da demoni sbandati che sembrano strafatti di crack. Sono questi infatti i personaggi con i quali si dovrà misurare il nostro Carvajal, condotto inizialmente per questi gironi infernali da un medico di nome Lagrange, una specie di Virgilio dantesco, che lo porteranno a partecipare addirittura a una rivolta, organizzata da un manipolo di ribelli, decisa a spodestare El Bicho, (quasi sicuramente interpretato dal Marlon Brando di “Apocalypse Now”), despota sanguinario, cultore di antiche verità, asserragliato al centro della foresta. Luogo in cui, probabilmente, si trovano anche Nina e l’energumeno russo omicida. Ce la farà quindi il nostro eroe a ritrovare l’amata? Forse, anche se la cosa più difficile risulterà riuscire a non perdere se stesso.
Marco Lapenna
Latitudine 0°
66thand2nd pp., 16 euro
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