Una fogliata di libri
Scrittori e amanti
La recensione del libro di Lily King (Fazi, 330 pp., 18,50 euro)
Siamo stufi di leggere romanzi che raccontano la trafila emotiva della scrittura di un libro. A meno che non vengano firmati da un’autrice brillante e profonda come Lily King che torna in libreria con Scrittori e amanti. Dopo il grande successo ottenuto con Euforia, l’autrice americana vira su una prosa più vivace per narrare l’epopea di Casey Peabody. Trentunenne, assediata dai debiti universitari, da sei anni sta provando a scrivere un romanzo e deve ancora elaborare la perdita improvvisa della madre, morta mentre era in viaggio in Cile. Una ferita senza spiegazione che la mette dinnanzi all’insensatezza del tutto. Ma come scrive W. H. Auden, la vita incalza, il tempo continua a correre via e nel frattempo Casey dovrà fare i conti con una relazione disfunzionale fra silenzi e tante bugie. La protagonista di Scrittori e amanti – ambientato nel 1997 – sembra sempre ferma alla casella di partenza, frammentando la sua giornata fra il tentativo di scrivere e il faticoso lavoro al ristorante, cercando di tenere a galla le sue finanze. Del resto, Casey sa bene che molti amici e aspiranti romanzieri hanno mollato e oggi conducono “vite normali”.
Tuttavia, pur vivendo in un ex capanno che odora di terriccio e foglie marce, lei accetta la fatica, come se tutto fosse parte di un processo, necessario pur se doloroso. Il suo unico punto fermo è il bisogno di scrivere, annichilendosi e smarrendosi nella ricerca delle parole giuste. Finché un giorno, al Museum of Fine Arts di Boston, resterà ammaliata da un dipinto di John Singer Sargent, il che determinerà un momento cruciale nel proprio percorso artistico. Lily King ha il dono di saper planare sulla pagina senza farci avvertire la fatica di costruire un ritmo che funziona alla perfezione, con una prosa sempre accurata, ricca di osservazioni acute e quella sottile ironia che mette a proprio agio il lettore, senza un briciolo di cinismo. Scrittori e amanti è uno di quei romanzi che inizierete a leggere e non riuscirete a mollare sino all’ultima pagina (merito della traduzione di Mariagrazia Gini), evocando le frequenze di Sally Rooney in una chiave più matura, capace di cogliere lo spasimo, la frustrazione di non sentirsi all’altezza della propria ambizione artistica. L’elemento vincente di questo romanzo è proprio l’empatia che Lily King riesce a scatenare, una marea di luce che avvolge il lettore, una forza confortante per le nostre sfide quotidiane.
Scrittori e amanti
Lily King
Fazi, 330 pp., 18,50 euro
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