È vecchia quanto l’uomo la convinzione che l’umanità vada deteriorandosi. Ma ogni generazione, seppur di poco, trae insegnamento da quelle precedenti, permettendo alla nostra civiltà di migliorarsi
È vecchia quanto l’uomo la convinzione che l’umanità vada deteriorandosi generazione dopo generazione. Alzi la mano chi non ha mai sentito un adulto, spesso anziano, sentenziare senza possibilità d’appello che le nuove leve, le generazioni venute al mondo dopo di lui, sono la prova decisiva che la nostra storia è sul punto del tracollo definitivo. Perché i nuovi, i giovani, sono sempre e comunque portatori di disvalori, maleducazione, insensibilità. È per colpa loro se tutto andrà in rovina. Questa convinzione è ineliminabile, e sbagliata, profondamente sbagliata. Semmai è vero esattamente il contrario.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE