Elaborazione grafica di Francesco Stati 

Una fogliata di libri

La metà scomparsa

Francesca Pellas

La storia di due gemelle "color crema" nell'America della segregazione razziale

In Louisiana esiste un paese di nome Mallard che non si trova sulle mappe: è un posto in cui abitano persone nere dalla pelle chiara che guardano con sospetto i neri dalla pelle scura. Qui nel 1938 nascono due gemelle, Stella e Desiree Vignes, definite “color crema”. L’America è ancora in piena segregazione etnica, e i bianchi hanno accesso a una vita più ampia, diversa. Che cosa succede, quindi, se si viene al mondo al di qua della “color line”, ma così chiari da poter passare per bianchi? Succede che lo si fa: si passa dall’altra parte. In questo caso a farlo è Stella, la gemella più silenziosa, quella da cui meno ci si poteva aspettare una sparizione. Le gemelle prima scappano insieme, da Mallard a New Orleans, e poi Stella fugge da Desiree verso una vita dall’altra parte della linea. Sono le premesse di La metà scomparsa di Brit Bennett (traduzione di Martina Testa), romanzo che racconta la storia di una “passe blanc” e le diramazioni di questa decisione nella vita della sua gemella e nella generazione futura, quella delle rispettive figlie.


Il “white passing” è stato per anni un fenomeno frequente, raccontato in libri e film (e anche ultimamente, vedasi “Passing”, il film in uscita a fine ottobre, tratto dall’omonimo romanzo di Nella Larsen del 1929). Chi decideva di identificarsi come bianco in molti casi doveva lasciare tutto: scegliere in segreto e poi per sempre pagare le conseguenze di quella scelta. “Essere due persone diverse in una vita sola”, come scrive Bennett. In questo libro, che coinvolge e commuove senza mai essere banale, lo scomparire del sé dentro un altro sé è declinato in diversi modi in vari personaggi, come in una casa degli specchi fatta di stanze lontane. C’è il compagno di Desirée, cacciatore di taglie che passa la vita a fingersi qualcun altro per stanare chi ha tentato di lasciarsi alle spalle i debiti o una moglie: sparizioni molteplici in un personaggio solo. C’è il fidanzato della figlia di Desiree, che da donna sceglie di diventare uomo, ovvero ciò che si è sempre sentito, e finalmente respira e si chiede: “Quanto era reale una persona se in meno di duemila chilometri potevi sbarazzartene come un serpente che cambia pelle?”. C’è Barry, l’amico che si traveste diventando Bianca e sentendosi vivo. E naturalmente c’è Stella, scomparsa dentro una vita ricca a Los Angeles, terrorizzata all’idea di essere ritrovata dal suo passato. È una storia sull’identità in tutte le sue forme, sul bene che scegliamo per noi stessi a discapito, a volte, delle persone a cui teniamo, e la domanda che ne scaturisce ha due risposte, una positiva e una misteriosa: oggi siamo senz’altro più liberi. Lo siamo davvero?

Brit Bennett 
La metà scomparsa
Bompiani, 400 pp., 19 euro

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