Paris, s'il vous plaît
La recensione del libro di Eleonora Marangoni, Einaudi, 208 pp., 18,50 euro
Come definire Parigi oggi? Che tipo di luogo, persona, animale e geografia rappresenta la capitale francese? Parigi è infinita e questo lo hanno già detto autrici e autori che di Parigi si sono nutriti e che Parigi hanno nutrito. Eleonora Marangoni è riuscita con Paris, s’il vous plaît nell’arduo e a tratti impossibile compito di dare una forma a una Parigi che non sia già acquistabile all’ingrosso o riconducibile a uno degli svariati oggetti culturali ed emotivi che arricchiscono la memoria di chiunque a Parigi ci sia stato o anche no. Paris, s’il vous plaît è un romanzo su una città che in particolare è la città da romanzo più di qualunque altra al mondo, ma è anche la storia intima di una relazione amorosa con un luogo e le sue molteplici stratificazioni.
La scrittura di Eleonora Marangoni è fisica, attraversa gli oggetti e tocca i loro corpi, così come riflette sul tempo e il suono dei suoi inevitabili scricchiolii. Un corpo letterario denso e lungamente affinato con estrema cura in una città che offre infine ai lettori un romanzo meditato tra i luoghi desiderati e quelli imprevisti. L’amore per una città è infatti composto da reciproci tradimenti, alternati a continui e repentini riavvicinamenti. Paris, s’il vous plaît non è una guida e non è nemmeno il ritratto inedito che di Parigi rivela novità o improvvise scoperte magari dalla più improbabile quanto cool banlieue, ma è la riscoperta continua della potente sensibilità dei luoghi. Ed è mettendo a confronto un passato storico con un passato intimo che Eleonora Marangoni costruisce un’idea di Parigi che è anche un tempo presente dentro al quale la vita prende forma, sfuggendo dalle etichette e dalle facili traiettorie che il kitsch e la musueificazione urbana offrono sempre a mani basse a nella capitale francese.
Paris, s’il vous plaît quindi non prova a esaurire un luogo, ma lo moltiplica negli aspetti minimi, gli incontri casuali che divengono determinanti, gli oggetti quotidiani che diventano iconici. Un libro fortemente capace di raccontare il presente e il nostro rapporto a tratti perverso ed esageratamente emotivo con un passato come perenne agente di rassicurazione. Parigi diventa così per Marangoni non la città in cui vivere e tanto meno il luogo in cui trascorrere delle vacanze, bensì quel posto famigliare in cui perennemente tornare per farsi ascoltare e per raccogliere se stessi e magari, improvvisamente comprendere quello che altrove pare assurdo e qui trova ospitalità e significato. Un luogo a cui tornare, per tornare alla vita e alle sue scelte.
Paris, s’il vous plaît
Eleonora Marangoni
Einaudi, 208 pp., 18,50 euro
Una fogliata di libri