una fogliata di libri
Agostino. Fare la verità
la recnsione del libro di Maurizio Ferraris, il Mulino, 192 pp., 16 euro
All’interno del vastissimo corpus delle opere di sant’Agostino, Maurizio Ferraris, docente di Filosofia teoretica all’Università di Torino, ha individuato poche parole che si presentano come una sorta di feritoia utile per penetrare nel cuore del messaggio agostiniano. Sono situate all’inizio del X libro delle Confessioni e suonano così: “Io la farò nel mio cuore davanti a te in questa confessione: e anche su queste pagine, però, davanti a molti testimoni”. Il sommo pensatore di Tagaste sta avvertendo il lettore che è sua intenzione “fare la verità”. Ma – si chiede Ferraris – che cosa significa ciò? Agostino è giunto quasi al termine del racconto della propria vita e del suo decisivo avvicinamento a Dio, eppure un dubbio lo scuote: che senso ha confessarsi a un onnisciente? La risposta è quella poco sopra richiamata e affascina l’autore, che a questo riguardo scrive: “Agostino dice che vuole fare la verità. A vantaggio non di Dio, che sa tutto molto meglio di lui, bensì anzitutto della propria coscienza, proseguendo i soliloqui con cui era solito scrutinarsi e rimproverarsi; poi a vantaggio (se così possiamo dire) di molti testimoni; e, dopotutto e soprattutto, per iscritto”.
Dando vita a un interessante circolo ermeneutico, Ferraris suddivide il suo lavoro in sei capitoli, preceduti da un prologo e seguiti da un epilogo, nei quali affronta altrettante questioni da lui ritenute centrali ai fini della comprensione del grande tema della verità: quali sono i reali destinatari delle parole di Agostino, che cosa significa “fare la verità”, di cosa o di chi parliamo quando facciamo la verità, che cosa diciamo o scriviamo quando facciamo la verità, a che scopo facciamo la verità. Del modo di argomentare di Ferraris colpisce l’incrocio continuo che egli attua tra Agostino e vari altri autori e personaggi, non tutti necessariamente appartenenti alla storia del pensiero filosofico: da Giulio Cesare a Winston Churchill, da Francis Scott Fitzgerald a Paul Joseph Goebbels, da François Mitterrand a Benito Mussolini a Napoleone Bonaparte. Procedendo così, egli manifesta un’indubbia originalità interpretativa e dimostra che i grandi classici – e Agostino è certamente fra questi – non esauriscono mai la loro ricchezza e la loro capacità di stare al passo coi tempi, se non, addirittura, quella di anticiparli. A tale riguardo, appare molto opportuna la scelta di Ferraris di porre a conclusione del suo lavoro il testo del libro X delle Confessioni nella sua interezza.
Agostino. Fare la verità
Maurizio Ferraris
il Mulino, 192 pp., 16 euro
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