Una fogliata di libri
Strega comanda colore
La recensione del libro di Chiara Tagliaferri, Mondadori, 252 pp., 19 euro
Può il sangue condannare il presente e condizionare il futuro? E può essere ragione di riscatto e liberazione? Chiara Tagliaferri indaga queste domande con occhi profondi, efficacia e delicatezza nel suo romanzo d’esordio, Strega comanda colore, una saga famigliare raccontata da una narratrice che abita lo spazio dei ricordi in un susseguirsi del tempo non lineare, ma emotivo. Un romanzo che getta luce sui legami transgenerazionali, su ciò che si tramanda attraverso il sangue e su ciò che si è disposti a fare per vendicare chi si ama. Ma soprattutto, come la tradizione esige da tutte le narrazioni sulle streghe, è una storia che parte da una maledizione che grava sulle pagine e sulle spalle della figlia più piccola di una famiglia della Bassa Padana: una nonna crudele, la strega che comanda tutti, che umilia ed esercita il suo potere sulla famiglia tramite il denaro, un padre e un figlio ai quali la vita non ha concesso il dono del tempo, una madre sola che cerca di proteggere le due figlie che le rimangono.
Da una parte la violenza delle azioni e della vita, che non rende giustizia ai morti e nemmeno ai vivi, e dall’altra il denaro che da possibilità di controllo diventa strumento di salvezza ed emancipazione. E’ da queste due dimensioni che scaturisce il risentimento e la conseguente brama viscerale di riscatto della protagonista, che dall’infanzia all’età adulta, custodendo il suo oscuro segreto, cerca di rimanere in bilico in una vita fatta di abnegazione, morte, sogni di evasione, costante e irrefrenabile ricerca di bellezza. Perché se è vero che la bellezza salverà il mondo, Chiara Tagliaferri annuisce e ne disegna l’arte, raccontando la fame salvifica di una ragazza che, conoscendo il peso e la misura della privazione, nelle cose belle vuole essere seppellita. Così lei scappa lontano da casa, mistifica, ruba per dare a sé stessa come una moderna ed esuberante Robin Hood, cerca fidanzati ricchi sino a quando non trova il vero significato dell’amore. Il libro presenta lo spaccato di una vita che cerca di farsi spazio tra le tenebre e desidera inondarle di luce con tutte le contraddizioni e le possibilità che la vita sa offrire. Tra realtà e finzione, seguendo i tratti dell’autobiografia, l’autrice sceglie di collocare i tasselli del suo passato nel mosaico della finzione letteraria, per donare ai morti una nuova sepoltura, per ritrovarsi e per definire l’alfabeto emotivo del perdono e della libertà che non scende a compromessi.
Strega comanda colore
Chiara Tagliaferri
Mondadori, 252 pp., 19 euro