Vita intellettuale e affettiva di Benedetto Croce – III
La recensione del libro di Giancristiano Desiderio, Aras edizioni, 231 pp., 19 euro
Nel dicembre 1927 la direzione della Encyclopaedia Britannica chiese a Benedetto Croce di redigere la voce “Aesthetics” per la quattordicesima edizione della prestigiosa opera. La richiesta avanzata al filosofo italiano era stata fatta, per i rispettivi campi d’indagine, “alle più eminenti personalità del nostro tempo”: fra gli altri, a Bergson, Einstein, Bohr. Con la sua Estetica come scienza dell’espressione e linguistica generale (pubblicata nel 1902 presso Sandron, e presto tradotta nelle principali lingue europee) Croce aveva acquisito dunque fama mondiale. L’elaborazione di quest’opera non era stata facile, e anzi il filosofo italiano vi aveva lavorato a lungo. La ricostruzione fine e acuta di questo straordinario travaglio teoretico costituisce l’aspetto più importante del bel libro di Giancristiano Desiderio Vita intellettuale e affettiva di Benedetto Croce. III Sull’Estetica e la critica letteraria. Nel 1921, licenziando la quinta edizione dell’Estetica, Croce sottolineava quale fosse stata al suo apparire la funzione di quel suo libro giovanile – “nella critica, da una parte, dell’Estetica fisiologica, psicologica e naturalistica in tutte le sue forme, e dall’altra dell’estetica metafisica” – e al “concetto chiaramente stabilito, e che non ho avuto mai ragione alcuna di abbandonare”, ossia che l’arte è intuizione-espressione, aggiungeva il riferimento ai “due principali svolgimenti”: nel 1908 “la dimostrazione del carattere lirico dell’intuizione pura” e, circa dieci anni dopo, nel 1917, “la dimostrazione del suo carattere universale o cosmico”. Croce veniva così modificando interi capitoli della sua Estetica. Desiderio sottolinea opportunamente che, proprio quando a Croce fu mossa l’accusa che la sua intuizione appariva fredda, egli ne mise in luce la liricità. Il “carattere lirico dell’arte” è quello in cui l’intuizione coglie ed esprime la volontà nella sua condizione di stato d’animo, di sentimento, di passionalità. L’intuizione pura è immagine, e in questa immagine è espresso lo stato d’animo che sarà l’amore o l’odio, l’ira o la serenità.
Lo sforzo di Croce nelle varie revisioni alle quali sottopose le sue concezioni estetiche fu sempre rivolto a eliminare in esse ogni traccia di naturalismo. Del resto, l’obiettivo del filosofo sin dall’inizio della sua riflessione era stato quello di vibrare un attacco formidabile al positivismo imperante. (Giuseppe Bedeschi)
Vita intellettuale e affettiva di Benedetto Croce – III
Giancristiano Desiderio
Aras edizioni, 231 pp., 19 euro