Una fogliata di libri
Metropoli d'Asia
La recensione del libro di Andrea Berrini, EDT, 172 pp., 12 euro
Andrea Berrini fuori da ogni pratica prestabilita rappresenta una figura estremamente rara nel panorama italiano, quella del pioniere. Berrini è un esploratore curioso, capace di inseguire un’idea, una persona o un movimento decidendolo sul momento, senza badare a convenienze, ma esclusivamente seguendo l’istinto. Imprenditore e scrittore, editore, ma non solo, Berrini ha infinite vite nel suo repertorio, frutto di un’inesausta fiducia nei tempi, nei luoghi e ovviamente nelle persone. Con Metropoli d’Asia, titolo che riprende il nome della sua casa editrice, Berrini mette un po’ il punto (e ordine) a un percorso che lo ha portato tra i primi a girovagare in Asia meridionale, quando quel pezzo di continente era ancora un mondo lontano cento anni dal nostro. Ora che quella parte di mondo – che va da Kuala Lumpur a Singapore e da Bombay a Pechino – è più semplicemente cento anni avanti a noi, Berrini rivela uno sguardo raro, quello di chi sa essere contemporaneo al suo tempo, avvertendone i movimenti come i sintomi.
Costruito per capitoli in cui lo sguardo sulle città, i luoghi, gli autori come anche gli incontri casuali vivono sulla stessa linea, Metropoli d’Asia rivela una singolare visione globale che è al tempo stesso un racconto intimo. Un percorso biografico di chi ha visto in pochi anni una mutazione che di solito richiede epoche. Lo stupore di Berrini non va però confuso con quello dell’osservatore occasionale o ingenuo, la sua conoscenza dei luoghi è stratificata da lunghe frequentazioni negli anni, ma resta pur sempre vivida nei suoi occhi la capacità di farsi stupire. Il tema del gioco attraversa non a caso tutto il libro, quale linea continua d’interpretazione del cambiamento come delle tradizioni. Il gioco anche come elemento di connessione e relazione quando le culture di provenienza potrebbero scivolare verso facili incomprensioni.
Oltre che un quadro di un mondo che per noi occidentali (e italiani in particolari) resta sostanzialmente sconosciuto o al massimo colto per i suoi aspetti più favolistici o folkloristici, il volume offre un’idea che va al di là delle connessioni tecnologiche e che risale a uno sguardo profondamente umanistico, forse estremamente idealistico, ma sicuramente capace di cogliere il sentimento e il senso esistenziale di una vita a migliaia di chilometri di distanza dal luogo natio. Berrini è un curioso di professione che offre ai suoi lettori la bellezza di un lungo viaggio (nel futuro) fatto con un bagaglio leggero.
Andrea Berrini
Metropoli d’Asia
EDT, 172 pp., 12 euro
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